Secondo quanto dichiara il direttore del centro di ricerca statale Xu Changming, il mercato delle vendite delle auto, in Cina, crescerà tra i 3 e i 5 punti percentuali durante il corso del 2011. Se da una parte è palese che il dato costituisca un fermo rallentamento rispetto agli scorsi anni, è anche pur vero che il dato di confronto (il 2010) rappresenta certamente una difficile base di partenza, poiché lo scorso esercizio era stato contraddistinto dalla presenza di incentivi che avevano spinto in sensibile rialzo le operazioni di compravendita.
Secondo i dati forniti dal centro, entro la fine dell’anno le consegne di auto nel mercato commerciale saranno circa 19 milioni di unità. Il terzo trimestre del 2011 si concluderà in maniera migliore del secondo trimestre – prosegue il direttore del centro – poiché i mesi di settembre e di ottobre sono tradizionalmente dei periodi molto favorevoli nelle vendite di auto. Tuttavia, non vi sarà alcuna particolare sorpresa nell’andamento delle vendite, che dovrebbe crescere molto gradualmente fino alla fine dell’esercizio in corso.
Come ampiamente noto, a causa dei problemi di salute che tormentano Steve Jobs da diversi anni, lo storico e carismatico manager e co fondatore di Apple ha dovuto abbandonare il proprio ruolo di amministratore delegato della compagnia, lasciando nello sconforto i tantissimi fan che auspicavano invece una sua permanenza alla guida della società della “mela morsicata”, in un futuro fatto di nuovi prodotti e nuovi successi.
Acer, una delle società leader mondiali nella produzione di prodotti per l’elettronica e – soprattutto – di
Come noto, Google ha acquistato Motorola Mobilty, la divisione del gruppo che si occupa del segmento della telefonia mobile. Un chiaro intento di migliorare la propria forza competitiva nei confronti dei principali concorrenti (e in particolar modo di Apple), giocando all’interno del mercato degli smartphone e dei tablet con delle armi che potrebbero – finalmente – essere davvero pari.
Parlando di strategie e valutazioni aziendali, più volte nelle ultime settimane ci siamo soffermati a discutere di quanto sta accadendo all’interno di alcune delle più importanti compagnie operanti nei settori del social gaming, cioè di quei comparti che sono relativi alla produzione di videogiochi da utilizzare prevalentemente sui social network quali Facebook e, più recentemente, sul principale concorrente Google+.
Il futuro dei personal computer appare più incerto che mai, stretto da un lato dalla rinnovata crisi economico finanziaria che falcidierà i consumi tecnologici in tale segmento, e dall’altro dallo sviluppo di prodotti concorrenti, come i tablet, che stanno in buona parte cannibalizzando le vendite dei vecchi e cari personal computer e, tra di essi, dei notebook portatili delle principali compagnie produttrici mondiali.
Ora che Google ha acquistato Motorola Mobility, lanciando apertamente la corsa alla leadership alla società di Steve Jobs, gli analisti si interrogano sul futuro di Research In Motion, l’azienda canadese nota in tutto il mondo per la produzione dei BlackBerry, e meno nota per aver realizzato anche i tablet PlayBook, che negli auspici della compagnia avrebbero dovuto ritagliare una quota di mercato significativa nel mercato delle tavolette.
Nintendo, negli scorsi giorni, ha compiuto un importante balzo in avanti durante le negoziazioni alla Borsa di Osaka: la ragione principale di questo apprezzamento della capitalizzazione di mercato della società giapponese risiede nell’auspicio, da parte dei mercati finanziari e dei vertici societari, che la società possa rientrare nell’indice Nikkei 225 una volta che la fusione della Borsa di Osaka con quella di Tokyo sarà diventata realtà.
I ribassi e gli sconti aziendali proposti da alcuni dei leader internazionali del settore automotive, come Volkswagen, Fiat e General Motors non sono passati certamente inosservati agli occhi degli analisti di mercato, secondo i quali dietro a queste mosse – convenienti per chi andrà ad acquistare un’auto nei prossimi mesi – vi sarebbe la necessità di rilanciare le vendite, assestate su livelli non troppo confortanti per uno sviluppo solido futuro.
Continuano a crescere i ricavi nei conti aziendali di Mc Donald’s, grazie principalmente a un buon incremento delle richieste di prodotti di fast food in Cina e in altri mercati emergenti, che all’interno del