Aziende: cresce l’interesse per l’imballaggio compatibile

di La redazione Commenta

E’ il prodotto che serve al consumatore, ma di certo è l’imballaggio che colpisce subito la sua attenzione. E’ fondamentale, quindi, che sia curato al massimo e che si mostri eccellente nei colori e nelle caratteristiche. Negli ultimi anni, quindi, si presta sempre più attenzione al packaging perchè è il primo contatto del cliente con l’oggetto che vuole acquistare e, meglio ancora, se non lo ha notato in questo modo desidererà comprarlo subito.

Le aziende si mettono subito al lavoro in questo senso e a tal proposito è intervenuto ai microfoni dell’Adnkronos, Marco Sachet, direttore dell’Istituto italiano imballaggio. Quest’ultimo ha riferito: “l’attenzione delle aziende verso il packaging è in crescita. E’ ell’interesse delle aziende ottimizzare. Introdurre più prodotto nello stesso volume permette di risparmiare nel trasporto come anche progettare imballaggi con minor quantità di materiale possibile”.E’ in aumento sia nelle imprese che a livello di comune cittadino, anche l’interesse per il rispetto ambientale e quindi l’imballaggio ecocompatibile oltre che essere utile conviene. Sempre secondo Sachet comunque: “la scienza del packaging è ancora poco diffusa in Italia, e comunque solo nelle grandi aziende, mentre negli Stati Uniti ci sono ben otto università impegnate nella ricerca in questo settore”. L’Istituto si è impegnato molto ultimamente perchè le aziende richiedono con costante aumento imballaggi alternativi e biodegradabili, tanto che recentemente era stato promosso il corso di laurea di primo livello all’Università di Parma. E’ avvenuto in cambiamento in corsa però e “il ministero dell’Istruzione ha deciso di chiuderlo in quanto considerato tra i corsi universitari ridicoli”.

In una società che si evolve pure sotto tale punto di vista serve un esperto de settore che possa pensare ad imballaggi sempre più belli ma facili di distruggere.  Come ha ribadito quindi il direttore dell’istituto “il vero problema è che molti non sanno e non hanno mai sentito parlare di questo settore”. Non sempre questo a livello economico è un fattore positivo, ma anzi rappresenta quasi un danno visto che l’industria dell’imballaggio riguarda l’1,5% del Pil nazionale, con un fatturato di 24 miliardi di euro per i materiali e di 4 miliardi per i macchinari che servono.

 

 

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