
Per le flotte aziendali sembra che al momento i motori diesel restino l’arma vincente. La tecnologia ibrida in particolare non avrebbe tutti i dettagli positivi che, invece, immaginiamo. Quest’ultima, infatti, se è vero che unisce il motore elettrico al motore termico per consumare meno è perfetta più per i brevi percorsi che per quelli lunghi. Se la vettura è quasi sempre in movimento, infatti, si denotano pure elementi che non fanno certo risparmiare.

Nel nostro blog parliamo spesso e volentieri di auto aziendali, cercando – ove possibile – di soffermarci laddove i progetti di sviluppo ecocompatibile riescono ad arrivare. Oggi torniamo ad occuparci del comparto della mobilità aziendale, con un’iniziativa che coinvolge la Sorgenia e la Peugeot, in un accordo che speriamo che possa presto essere esteso anche ad altre grandi e piccole realtà industriali.
Contrariamente all’andamento generale del mercato automotive, che nei primi cinque mesi dell’anno ha mostrato una flessione più o meno significativa (e altrettanto attendibile), il segmento delle auto aziendali riesce, nel corso dei questa prima parte dell’anno, a muoversi in ampia controtendenza, generando qualche spiraglio di ottimismo circa la possibilità di concludere con saldo positivo l’esercizio in svolgimento.
All’interno dei parchi di auto aziendali, prende lentamente piede l’utilizzo di veicoli ecologici a base di metano, che possano contribuire a ridurre il negativo impatto ambientale delle quattro ruote aziendali all’interno delle principali società europee.