Flotta aziendale e auto: in Italia i costi sono alti

di La redazione Commenta

 

Mantenere una flotta aziendale in Italia rischia di costare troppo e lo sanno bene i direttori e proprietari di grandi imprese che, anno dopo anno, diminuiscono le auto a disposizione di personale e dirigenti, per evitare spese eccessive. Un tempo era più semplice ostentare anche questo tipo di lusso e non solo quando le vetture per svolgere meglio il proprio lavoro o per rappresentanza diventavano necessarie. Adesso, con la crisi in corso, bisogna cercare di andare al risparmio, per mantenere una ditta. Nel Belpaese poi il prezzo per l’acquisto di auto in serie o lo stesso noleggio è esageratamente alto, più che altro e la conferma arriva anche da una recente indagine condotta dal Centro Sudi Promotor. Una novità relativa comunque che già immaginavamo. Lo studio, infatti, conferma come la pressione fiscale renda insostenibile un certo tenore di vita tra le pareti dell’ufficio e questo sta fortemente limitando la diffusione di veicoli immatricolati come mezzi per il lavoro.

Qualunque altro Stato estero di medie dimensioni ci supera quindi, in quanto ad acquisto di flotte aziendali. Se parliamo di dati, ad esempio, in Francia il 43 per cento delle vetture immatricolate ha questo utilizzo. In Gran Bretagna si tratta invece del 55 per cento e in Germania addirittura arriviamo al 62 per cento. Da noi, invece, non si arriva la 24 per cento e non è certo un dato di cui vantarsi. Un risparmio di questo tipo significa impossibilità di creare una condizione di comodità dentro l’azienda e di regalare all’esterno una immagine solida e potente.

L’Italia resta  indietro per via delle detrazioni da noi affatto favorevoli ai direttori d’azienda. Diverse le condizioni ad esempio in Germania. Qui, infatti, la  la detrazione dell’Iva è totale mentre nello Stivale non super il 40 per cento tanto per citare l’esempio più eclatante ma non l’unico.

Photo Credit: thesignLab su Flickr

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