La Tutela ambientale è indispensabile per la vita dell’uomo sulla Terra e l’impegno a favore del rispetto della natura deve partire da ognuno di noi. Un concetto recepito in maniera sempre più consistente dalle aziende, medio grandi, che adesso puntano tutto sul fare impresa in modo green. Ancora di più le strutture di moda, come la Nike che si avvia verso una totale sostenibilità del lavoro interno in tutte le sue fasi. A guidare la struttura di respiro internazionale è una “stella polare” speciale detta North Star la prossima meta di un gruppo che vuole lavorare a favore della natura al 100 per cento.
Asilo nido aziendale: vantaggi
La possibilità di poter contare su di un asilo nido aziendale è il sogno di tutte le donne, sia di quelle che hanno già dei figli piccoli che di quelle che ancora non sono madri ma che sperano di diventarlo a breve. In Italia purtroppo, si tratta poco più di un miraggio e, nonostante in qualche impresa se ne presenti un timido esempio, parliamo sempre di strutture enormi che, nel nostro Paese, non sono la maggioranza. Le ragazze con bambini si sentirebbero in questo modo più tranquille per la vicinanza con il proprio tesoro, renderebbero maggiormente e non rischierebbero di vedersi soffiare il posto in quanto certamente tornerebbero ancora più volentieri alla propria scrivania. Ma il momento sembra non essere ancora quello giusto e non resta che guardare con un pizzico di invidia la differenza con gli altri Paesi europei.
Aziende: aumentano i disoccupati
Si parla tanto della fine della crisi, delle assunzioni che si moltiplicano ma, intanto, nel Belpaese, aumentano non solo i disoccupati ma, ovviamente la loro soglia di età.Le categorie più deboli si trovano quindi soffocati da un mercato che non cresce e pagano conseguenze per le quali non hanno alcuna colpa. Negli ultimi mesi del 2010 e all’inizio del 2011 i principali indicatori congiunturali continuano a registrare il segno meno, anche se più volte è stato detto che la situazione tende a migliorare. Timidi segnali che per ora sembrano non trovare riscontri più di tanto e, come sempre i più esposti sono ovviamente le donne, soprattutto se mamme e gli over 45. La perdita del lavoro, dovuta magari ad una diminuzione del personale, infatti, porta ad una seria difficoltà a ricollocarsi, come ha riferito nelle scorse ore Paolo Castellucci, segretario della Cgil pescarese.
Donne e lavoro: ecco i settori in cui sono protagoniste
Oltre 255 mila aziende agricole, inserite verso settori come il biologico, le produzioni di “nicchia” Dop e Igp, la vitivinicoltura.Tutte aree di riferimento moderne per le tante donne che vogliono fare impresa e raggiungere in breve tempo gli obiettivi, guadagnanto pure parecchio. Vanno bene anche campi come gli agriturismi, gli agriasili, le fattorie sociali e le fattorie didattiche: insomma tutte aziende per le quali è necessario scommettere in quanto si tratta di fette di mercato piuttosto nuove ma in continua crescita.
Donne: carriera in azienda o figli?
In Italia, come si sa, le donne raramente vengono aiutate e incoraggiate in un momento particolare della loro esistenza che è quella della gravidanza. La tendenza oggi è rimandare a lungo, soprattutto perchè una ragazza che magari può contare su un lavoro non troppo stabile, sa bene che allontanandosi dalle scena aziendale rischierà di vedersi soffiare il posto o lasciarsi superare da una collega o, più spesso, da un uomo. Se poi il suo obiettivo è avanzare a livello di mansione e stipendio, la faccenda si complica perchè il quesito nasce spontaneo anche nell’animo meno sensibile: figli o carriera?
Bilancio sociale, l’esempio di Ansaldo
Il bilancio sociale è uno dei documenti societari più importanti per promuovere all’esterno l’immagine aziendale sul fronte dell’impegno ecosostenibile e degli sforzi compiuti nell’arco di un periodo solitamente coincidente all’anno, in materia di tutela ambientale e sociale.
Considerato quanto sopra, sono sempre di più le società che periodicamente pubblicato tale documento, rendendo disponibile al mercato l’informativa riferibile agli sforzi effettuati per migliorare l’impatto delle varie strutture aziendali nei confronti della società.
In un comunicato stampa molto recente, Ansaldo STS ha reso noto di aver approvato il primo bilancio sociale di sostenibilità 2010, che è divenuto oggetto di certificazione da parte della società PricewaterhouseCoopers.
Come avanzare di carriera?
E’ una domanda ricorrente, che un dipendente pone a se stesso prima che ai vertici aziendali, sempre piuttosto freddi e sfuggenti su un argomento dal quale dipendono molteplici aspetti della vita di un individuo. Come avanzare di carriera? Come riuscire a svolgere la propria mansione a livelli più alti e, possibilmente con uno stipendo più alto? Di certo la crisi economica non ha aiutato a trovare risposte in merito e, anzi, è già fortunato chi quel posto di lavoro può tenerselo ancora stretto. Vediamo quali sono le mosse giuste per tentare di ribaltare la propria posizione in ufficio e lavorare con un ritrovato sorriso sule labbra.
Mense aziendali: meno carne e più uova bio
Da tempo si cerca di inserire dei prodotti più sani e genuini nei pasti delle mense aziendali, ma fino ad oggi i risultati sembrano piuttosto scarsi ed, inoltre, non tutti gli uffici adottano scelte che li portano alla preferenza di cibo davvero legato alla nostra tradizione e non carico di grassi. Il risultato è che, oltre ad ingrassare e a lungo andare accusare disturbi, i dipendenti si appesantiscono troppo e il ritorno al lavoro appare traumatico. Al momento, sembra farsi strada una nuova opzione, che sarebbe quella di introdurre meno carne e più uova bio soprattutto nelle strutture legate alla pubblica amministrazione. Si tratta del “Piano d’azione per la sostenibilità ambientale sui consumi della PA”, con cui il ministero dell’Ambiente promuove un menu più vegetariano. In tal modo, accoglie anche le richieste della LAV, la Lega Antivivisezione che da tempo chiedeva maggior rispetto per il benessere animale, pure per limitare l’impatto ambientale prodotto dagli allevamenti intensivi. Il documento dovrà essere tradotto in un decreto ministeriale nelle prossime settimane.
Bilanci aziendali, Zucchi chiude 2010 in perdita
Il consiglio di amministrazione di Zucchi ha approvato il bilancio aziendale che riassume quanto accaduto contabilmente nel corso del 2010, esercizio che si è concluso con una perdita pari a 20,2 milioni di euro, rispetto al risultato negativo di quasi 49 milioni di euro dell’anno precedente.
Buoni i dati relativi al fatturato: i ricavi derivanti da vendite e da prestazioni sono infatti incrementate di 9,5 punti percentuali per un livello assoluto pari a 188,2 milioni di euro, con un’Ebitda pari a 13,9 milioni di euro contro la flessione di 5,7 milioni di euro dell’anno precedente.
Per quanto riguarda invece l’utile operativo, si è riscontrata una netta controtendenza, visto e considerato che il 2010 si è chiuso con un utile di 5,4 milioni di euro contro la perdita di 17,3 milioni di euro conseguita nell’esercizio precedente.
Aziende in Giappone in crisi: parte l’effetto domino
Il Giappone sembra essere veramente in ginocchio, una situazione che non si ripeteva dalla Seconda Guerra Mondiale. Lo yen sempre più forte a fronte di una diminuzione industriale pesante e dovuta al terribile terremoto dell’11 marzo scorso, portano l’intero Paese a rischio recessione. La crisi aziendale c’è e si fa sentire e se dovessero avverarsi le negative previsioni, scatterebbe un effetto domino pericoloso. Soprattutto nel settore fotografico e ancora di più, automobilistico, infatti, lo Stato del Sol Levante si trova ad essere ancora leader e spesso l’unico produttore mondiale o quasi, di sofisticati pezzi di ricambio. Microchip e schede minuscole trovavano qui il loro centro maggiore per poi essere esportare all’estero. In alcuni casi, le fabbriche chiuse bloccano di fatto la lavorazione di interi stabilimenti in Europa e in America.
Bilanci aziendali, operazione trasparenza per il Bologna Calcio
Il Bologna Calcio ha deciso di pubblicare sul proprio sito ufficiale il bilancio aziendale riferito alla semestrale della società calcistica. Una decisione, seguita all’approvazione da parte del consiglio di amministrazione, che rientra in una sorta di nuova operazione “trasparenza”.
L’obiettivo di questa pubblicazione, corredata da alcune opinioni da parte dell’amministratore delegato Americo Romano, dovrebbero contribuire a migliorare la disclosure societaria nei confronti del mercato, considerati i turbolenti recenti passati aziendali.
L’amministratore delegato Romano in tal proposito ha dichiarato dal quadro informativo e contabile starebbe emergendo il “superamento della nota forte situazione di crisi”, grazie soprattutto all’intervento “della nuova compagine societaria Bologna 2010 s.p.a., come illustrato nella relazione degli amministratori”.
Imprenditoria giovanile: Emilia Romagna sul podio
Non è ancora in testa ma, continuando così potrebbe propria arrivarci in tempi medio-brevi: L’Emilia Romagna, si trova attualmente al terzo posto in Italia in merito al settore dell’imprenditoria giovanile. I ragazzi, soprattutto coloro che si sono da poco laureati, sanno che al momento nel Belpaese le opportunità lavorative non sono moltissime e allora decidono di aprire qualche piccola azienda, contando su fondi e agevolazioni dedicate proprio alle fasce di età meno elevate.
Giappone, aziende automobilistiche bloccate da un microchip
Le aziende automotive giapponesi, purtroppo, sono pronte loro malgrado ad incassare un altro duro colpo che potrebbe ritardare anche di molto la produzione. A registrare problemi con conseguenti disagi per le imprese che vi si affidano costantemente, è la Renesas Electronics, il più grande produttore al mondo di microcontroller automotive, cioè dei cervelli elettronici che controllano i sistemi di milioni di veicoli costruiti dalle grandi case automobilistiche. Quest’ultima a seguito del devastante terremoto dello scorso 11 marzo, con conseguente tsunami ha preso delle decisioni drastiche in merito alla sua organizzazione interna. Sposterà a breve la produzione da un impianto distrutto dal sisma al altre due fabbriche e questo causerà un ritardo ulteriore, lungo anche mesi, nella spedizione dei componenti. Un problema che interessa, ovviamente, non soltanto il Paese del Sol Levante ma praticamente tutto il mondo.
Bilanci aziendali, Cariromagna fa il punto sul 2010
Il consiglio di amministrazione di Cariromagna ha approvato il bilancio d’esercizio 2010, chiusosi con dei risultati sostanzialmente positivi per alcune delle principali voci del documento contabile che fa il punto sull’andamento dell’ultimo esercizio dell’istituto di credito.
Il bilancio aziendale della Cariromagna è stato caratterizzato dalla conferma di un utile netto pari a circa 740 mila euro, con considerazioni ottimistiche da parte dei vertici societari, che sottolineano il risultato positivo nonostante gli effetti della crisi sul valore dei crediti.
In lieve calo invece i proventi operativi netti, che rispetto all’anno precedente hanno subito una flessione di poco meno di 2 punti percentuali, portandosi a una quota assoluta che si avvicina ai 148 milioni di euro, di cui quasi 103 milioni per interessi netti .