I consumi tecnologici, che pur risentono meno di altri comparti della crisi generalizzata dei consumi, fanno fatica a rendere i fatturati delle aziende del settore particolarmente ricchi e dinamici. A farne le spese sono i conti trimestrali aziendali, che in questo periodo inizieremo a vedere con riferimento all’andamento di mercato del secondo periodo di questo 2011 all’insegna delle nuove difficoltà per le corporate internazionali.
Un esempio ci è offerto dall’azienda Samsung, uno dei leader mondiali nella produzione di tv a schermo piatto (di cui abbiamo parlato appena pochi giorni fa), che ha dovuto annunciare di aver chiuso il secondo trimestre dell’anno in corso con un forte calo degli utili, precipitati del 26%, proprio a causa del cattivo andamento delle vendite delle tv con flat screen, non efficacemente controbilanciato dagli altri business societari di primaria e nuova importanza, come quello dei tablet.
Negli scorsi giorni il quotidiano La Repubblica ha avuto modo di interessarsi al caso Saab. La società automobilistica svedese, che non troppo tempo fa era sinonimo di produzione di auto di lusso e di elevata qualità, con un successo internazionale diffuso nel vecchio Continente e negli Stati Uniti, oggi è infatti in preda a una consolidata crisi, che potrebbe condurla addirittura verso una procedura fallimentare.
Secondo quanto affermato in una recente rilevazione da parte dell’Istituto Nazionale di Statistica, le retribuzioni del mese di maggio si sarebbero pressoché fermate durante il mese di maggio, mentre l’incremento su base annua sarebbe stato pari a 1,8 punti percentuali, esattamente la stessa percentuale di apprezzamento riscontrata nel mese di aprile, rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.
Quanto è stata ribattezzata da più parti come una nuova bolla hi-tech che assume le sembianze di un boom dei social network e dei loro risvolti aziendali, è probabilmente più che altro da interpretarsi come la tendenza a collocare investimenti aziendali in un segmento, come quello dei portali di socializzazione di principale riferimento nel mondo, prima che lo stesso settore si sgonfi, per essere sostituito da ulteriori innovazioni.
Philips ha pubblicato i dati sul bilancio aziendale, in riferimento all’andamento economico finanziario della società per quanto concerne i primi tre mesi del nuovo anno, periodo che si è chiuso – anticipiamo – con dei dati che hanno deluso la maggioranza degli analisti.
Bulgari, uno dei più noti marchi del lusso al mondo, ha approvato il bilancio aziendale per quanto concerne l’esercizio 2010, come largamente previsto all’interno del calendario di approvazioni che a suo tempo pubblicammo nelle pagine del nostro blog.
Continuano a pervenire in redazione le news in merito all’approvazione dei bilanci aziendali da parte dei rispettivi organi societari. Vediamo ora come è andato quello relativo all’esercizio 2010 di Astaldi.
Citigroup ha pubblicato il proprio bilancio aziendale per quanto concerne il primo trimestre del nuovo anno. Un bilancio che la società ha siglato con dei dati in flessione rispetto ai principali parametri temporali di riferimento, su livelli inferiori a quelli attesi dagli analisti.
Alcoa, uno dei principali produttori al mondo di alluminio, ha diffuso a mezzo stampa i propri risultati di bilancio aziendale relativi al primo trimestre dell’anno, un periodo chiusosi con un utile netto pari a 308 milioni di dollari, equivalenti a 0,27 dollari per azione.
Il bilancio aziendale di De Longhi per quanto concerne l’esercizio 2010 ha visto la luce. Stando a quanto si legge in una recente nota, infatti, l’assemblea degli azionisti della società italiana ha approvato in prima convocazione il bilancio aziendale per lo scorso anno.
La scorsa settimana avevamo pubblicato il
Il bilancio sociale è uno dei documenti societari più importanti per promuovere all’esterno l’immagine aziendale sul fronte dell’impegno ecosostenibile e degli sforzi compiuti nell’arco di un periodo solitamente coincidente all’anno, in materia di tutela ambientale e sociale.