Quanto è stata ribattezzata da più parti come una nuova bolla hi-tech che assume le sembianze di un boom dei social network e dei loro risvolti aziendali, è probabilmente più che altro da interpretarsi come la tendenza a collocare investimenti aziendali in un segmento, come quello dei portali di socializzazione di principale riferimento nel mondo, prima che lo stesso settore si sgonfi, per essere sostituito da ulteriori innovazioni.
È probabilmente pertanto giunto il momento opportuno per compiere il grande balzo da parte di Facebook & Co., ex start up che hanno conseguito un primo momento di crescita interna molto importante, e che ora vivono l’esigenza di aprire il proprio capitale a investitori appartenenti al pubblico risparmio, al fine di monetizzare gli sforzi effettuati in passato, e rilanciare gli ambiziosi obiettivi nel futuro.
Abbiamo già visto che un simile ragionamento è stato effettuato da Linkedin, il social network dei professionisti (ma non solo), che è sbarcato in Borsa ottenendo uno straordinario successo. Facebook attenderà invece il 2012, ma prima del portale di Zuckerberg, è probabile che Wall Street possa collezionare altri sbarchi più o meno noti.
Leggiamo infatti che, negli scorsi giorni, ha preso vita la possibilità che la Borsa di New York possa annoverare presto tra le sue fila il più importante social network russo, Vkontakte, un “gigante” da 58 milioni di utenti (35 milioni dei quali in Russia), che sembra aver avviato i colloqui di sorta con le più importanti banche di investimento del mondo, per valutare la possibilità di sbarcare a Wall Street.
Altri social network, anche più vicini ai nostri confini, stanno valutando le stesse mosse, con IPO presso le Borse locali. Come dire che, probabilmente, il momento giusto è arrivato o, per lo meno, è alle porte. Incrociando le dita nei confronti di una possibile bolla speculativa.