Remunerazioni aziendali, compensi top manager non sempre giustificati

di La redazione Commenta

 Il tema delle remunerazioni aziendali è materia all’ordine del giorno tra analisti e studiosi di settore. Nell’ambito finanziario, ma non solo, osservare gli elevatissimi compensi attribuiti ai top manager, anche in tempi di crisi, e anche se le società gestite da tali amministratori non sono certamente in floride acque, ha fatto storcere il naso a ben più di qualche osservatore, attento a cercare di stabilire un legame tra l’equità del compenso del manager e il desiderio di incentivare i migliori amministratori.

A esprimersi sull’acceso dibattito è recentemente stata anche la Banca d’Italia, istituzione che dovrebbe avere molto a cuore il tema in oggetto, visto e considerato che è proprio all’interno del settore bancario che il tema sul compenso degli amministratori e dei top manager sembra aver trovato terreno fertile.

Ebbene, la Banca d’Italia, attraverso le dichiarazioni del suo direttore generale, Fabrizio Saccomanni, ha dichiarato che “adeguati meccanismi di remunerazione e di incentivazione del management” possono favorire la competitività e il buon governo delle società, ma come sia oltre modo evidente “la difficoltà di individuare corretti e trasparenti criteri di correlazione tra la performance aziendale e le remunerazioni”.

Niente di nuovo sotto il sole, quindi. Saccomanni, infatti, da una parte ha ribadito l’essenzialità che i sistemi retributivi attraggano e mantengano nelle aziende le risorse migliori, pur ammettendo che i compensi ai top manager non devono essere in contrasto con gli obiettivi aziendali e con le strategie di lungo periodo.

Il direttore generale di Banca d’Italia ha infine ricordato come per le società di maggiori dimensioni, a volta i compensi corrisposti ai top manager siano aumentati anche del 20% tra un’assemblea e l’altra. Un incremento molto sostanzioso, sul quale forse è bene soffermarsi, e cercare di valutare una opportuna giustificazione, soprattutto se a tali aumenti non corrispondono miglioramenti nella solidità delle società gestite.

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