Energie rinnovabili: arriva il comitato imprese fotovoltaiche Italia

di La redazione Commenta

 Le energie rinnovabili e il fotovoltaico, appaiono oggi come una grande speranza per il futuro, soprattutto se guardiamo a recenti disastri come quello delle centrali nucleari in Giappone. Del resto, non è necessario essere esperti del settore per meglio comprendere che è possibile “sfruttare” la Terra senza produrre delle risorse nuove in grado di rovinarla irrimediabilemente. Insomma, il Pianeta Blu offre già tutto, ma l’uomo deve sapere utilizzare ciò che ha a disposizione nel migliore dei modi con interventi ed investimenti mirati. A tal proposito, è appena arrivato un nuovo organismo che servirà a promuovere lo sviluppo della filiera industriale fotovoltaica nazionale.

Il suo nome è Ifi (Imprese fotovoltaiche italiane) e dovrebbe diventare in poco tempo un vero e proprio punto di riferimento per per istituzioni, enti e imprese industriali del settore per operare alla ricerca di soluzioni condivise che portino allo sviluppo e all’utilizzo consapevole del fotovoltaico ed a una veloce conversione da fonte solare.

Un progetto ambizioso ma non è impossibile da realizzare e che dovrebbe ricondurre ad un ripensamento totale del piano di azione nazionale per l’approvvigionamento energetico operando in modo organico e sinergico con le altre rappresentanze industriali italiane o realtà similari. Sull’argomento è intervenuto pure Filippo Levati, direttore generale di MX Group S.p.A. e presidente di Ifi, il quale ha detto: ‘‘Considerare l’incentivo al settore come un mero supporto all’adozione del fotovoltaico e’ poco lungimirante e produce distorsioni di mercato, non generando un reale valore e benessere diffuso per il paese e per i cittadini. E’, invece, necessario adottare una logica di investimento con un orizzonte certo e con strumenti che orientino le risorse di chi accede agli incentivi verso lo sviluppo di processi industriali, tecnologie e competenze.Un approccio, questo, che consentirebbe all’industria del nostro Paese  di consolidarsi e competere a livello globale una volta che la grid parity verra’ raggiunta e il mercato non avra’ piu’ necessita’ di incentivi per lasciare spazio al libero confronto fra le imprese piu’ efficienti e virtuose”.

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