Investimenti aziendali, si accende la lotta nell’advertising online

 Microsoft, il principale produttore di software al mondo, una delle compagnie che più di altre ha contraddistinto la storia industriale degli ultimi due decenni, ha dichiarato di voler incrementare la gamma di funzionalità dei propri prodotti pubblicitari. Lo scopo sembra essere quello di recuperare quote di mercato, recentemente perse a favore di Facebook e di Google.

La rinnovata attenzione di Microsoft verso il segmento dell’advertising online è d’altronde tutt’altro che ingiustificata: questo comparto del mercato pubblicitario viene valutato, negli soli Stati Uniti, oltre i 12 miliardi di dollari. Un’importantissima torta che Microsoft cerca di far sua in buona parte, contribuendo in tal modo a migliorare la diversificazione del proprio fatturato.

Fiat e Termini Imerese: cinque aziende sono state selezionate

Fino a qualche anno fa a Palermo e in particolare in provincia, chi riusciva ad essere assunto all’interno della Fiat di Termini Imerese, aveva dato una svolta alla propria vita. In una regione in cui la crisi economica in fondo c’è sempre stata e gli stipendi spesso venivano ritardati, a fine mese si riceveva quanto dovuto per un lavoro in qualche modo prestigioso. Nessuno poteva, quindi, immaginare che sarebbero giunti giorni tristi di cassa integrazione, di licenziamenti e di riconversione della stessa impresa.

Industria auto, tutti in corsa verso la Cina

 Secondo quanto dichiara il direttore del centro di ricerca statale Xu Changming, il mercato delle vendite delle auto, in Cina, crescerà tra i 3 e i 5 punti percentuali durante il corso del 2011. Se da una parte è palese che il dato costituisca un fermo rallentamento rispetto agli scorsi anni, è anche pur vero che il dato di confronto (il 2010) rappresenta certamente una difficile base di partenza, poiché lo scorso esercizio era stato contraddistinto dalla presenza di incentivi che avevano spinto in sensibile rialzo le operazioni di compravendita.

Secondo i dati forniti dal centro, entro la fine dell’anno le consegne di auto nel mercato commerciale saranno circa 19 milioni di unità. Il terzo trimestre del 2011 si concluderà in maniera migliore del secondo trimestre – prosegue il direttore del centro – poiché i mesi di settembre e di ottobre sono tradizionalmente dei periodi molto favorevoli nelle vendite di auto. Tuttavia, non vi sarà alcuna particolare sorpresa nell’andamento delle vendite, che dovrebbe crescere molto gradualmente fino alla fine dell’esercizio in corso.

Imprese rosa in crisi in Molise

Che l’ascesa delle imprese femminili che nei mesi scorsi aveva fatto diventare verdi di rabbia i colleghi uomini e preoccupato molte aziende anche grandi, stia per vivere un tragico stop? Ovviamente speriamo di no, ma quella che rappresentava praticamente l’unica tendenza positiva in un periodo di crisi economica che continua a causare licenziamenti sembra aver perso parecchio del suo smalto. Al momento le cifre in negativo, si registrano soprattutto in una regione di Italia, il Molise ma è possibile che presto altri luoghi dello Stivale denunceranno la stessa sorte. Un momento delicato quindi, per un settore che andava bene e aiutava quasi l’intera economia del Belpaese e favoriva le stesse rappresentanti del sesso femminile che troppo spesso snobbate da una piramide aziendale fin troppo maschilista, avevano trovato il modo per fare bene da sole senza l’aiuto di nessuno.

Motori di ricerca, quando il successo deriva da una pagina

 Negli ultimi giorni si sono sollevate diverse supposizioni contrastanti sul futuro di Baidu, il principale motore di ricerca della Cina. La motivazione è abbastanza semplice, ma le considerazioni a margine sono, purtroppo, piuttosto complesse: il sito internet asiatico ha infatti prodotto alcune significative modifiche nella propria home page, che non hanno convinto proprio tutti, analisti compresi.

Secondo alcuni osservatori, infatti, le nuove funzionalità del sito web sulla landing page, potrebbero erodere il business principale, quello derivante dall’utilizzo del motore di ricerca, che ad oggi costituisce di gran lunga la più importante fonte di ricavi per la compagnia la quale, oltre a costituire il principale motore di ricerca, è anche la società web a maggiore capitalizzazione della nazione.

Aziende in crisi: cala la fertilità bovina

Una tendenza che in realtà si fa notare da anni ma ora ha raggiunto il suo culmine e in un periodo di crisi economica, questo rischia di gettare veramente nello sconforto molte aziende italiane. E’ calata parecchio, infatti, la fertilità delle bovine di razza Frisona e da quando il cambiamento si è notato, purtroppo, non si è riuscito a fare molto per fermare le perdite in termini economiche e per aiutare questi animali. Gli allevatori cercano invano la soluzione nelle loro stalle ma molto dipende dalla  genetica e dalla produzione esagerata di latte sia per qualità che per quantità. Il reddito delle imprese dunque cala e non si preveere nulla di buono per il futuro.

Strategia aziendale, China Telecom entra nel mercato britannico prima delle Olimpiadi

 China Telecommunications (China Telecom), il più importante operatore di telefonia fissa della Cina, e uno dei più importanti operatori nel segmento della telefonia mobile, starebbe per prepararsi all’introduzione nel mercato britannico al fine di diversificare i propri ricavi, andando ad aggredire un comparto, quale quello dei servizi mobili. Lo sbarco all’interno del mercato d’oltre manica dovrebbe avvenire prima dell’importante evento delle Olimpiadi estive programmate per il 2012.

Ma come avverrà l’ingresso nel mercato britannico? Da quanto si evince dalle recenti indiscrezioni giunte sul business di China Telecom, la società asiatica dovrebbe poter costituire una joint venture che prenderebbe poi in locazione una rete commerciale, fornendo così in tempi più rapidi i propri servizi a circa mezzo milione di cinesi che vivono e lavorano nel Regno Unito, e ai turisti che approderanno in massa per gli eventi olimpici.

Dalla Svizzera all’Italia: le imprese emigrano

Una sorta di scambio equo, quello che ha visto per molti anni le aziende italiane trasferirsi fuori dai confini nazionali, magari in Svizzera e che adesso porta le imprese del Canton Ticino con un budget non troppo limitato a preferire, invece, l’Italia e la zona euro. Colpa del franco troppo caro che però un tempo non era un problema quando questo Paese era considerato un paradiso con controlli limitati e possibilità maggiori. Questo soprattutto negli anni tra il 1999 e il 2007, ma ora finita l’era del fisco leggero e dalla burocrazia inesistente, in tempi di crisi economica, emergono ben altri problemi. Se in passato qui sono arrivate ben 151 società del Belpaese, al contrario adesso la corsa del franco arresta tale tendenza e come un boomerang produce l’effetto contrario.

Grandi imprese: cala l’occupazione

L’occupazione è in calo e in effetti non è una grande novità, visto che tanto per non farci distrarre nemmeno un attimo ovunque viene ripetuta tale maledetta frase e poi non c’è il rischio di non accorgersene visto che i licenziamenti sono all’ordine del giorno e si calcola che aumenteranno considerevolmente quest’anno. Nelle grandi imprese, però, si è assistito ad una diminuzione in tal senso dello 0,1% rispetto a maggio e dello 0,6% rispetto a giugno 2010. A fornire queste notizie sempre molto precise quanto per certi versi sconfortanti, è stato l’Istat spiegando che il dato è al lordo della cassa integrazione. Se invece ci soffermiamo al netto della cig l’occupazione complessiva nelle imprese che vantano la presenza di più di 500 dipendenti è rimasta invariata rispetto a maggio ed è diminuita dello 0,2% rispetto a giugno 2010. In pratica sono stati persi lo 0,1% dei posti rispetto a maggio e l’1,2% rispetto a giugno 2010. Numeri che non sempre danno l’idea della gravità della situazione se non quando giorno dopo giorno si vedono sempre più portoni sbarrati e strutture in fallimento.

Legge sullo stress: molte aziende non aiutano i lavoratori

Stanchezza esagerata, troppe responsabilità, eccessivo carico di mansioni ed ecco che il crollo psicologico è dietro l’angolo.Un problema tutt’altro che irrilevante che però per troppo tempo non è stato preso in considerazione. Adesso dunque qualcosa si è mosso e da qualche tempo è arrivata una legge sullo stress dei lavoratori che dovrebbe maggiormente tutelarli e pensare alla loro salute. Se è vero, però, che come si suol dire fatta la legge trovato l’inganno è sicuro che moltissime imprese non tengono conto di tale norma e per gli impiegati non rimane altro che sopportare o ribellarsi, a rischio di perdere il lavoro. Una prospettiva tutt’altro che tranquillizzante in un periodo di crisi.

Costi aziendali, l’uragano Irene penalizza i bilanci delle compagnie aeree

 L’uragano Irene abbattutosi sulla costa orientale degli Stati Uniti verrà ricordato come una delle determinanti principali di questo trimestre per quanto concerne i costi aziendali e i mancati guadagni di buona parte delle compagnie aeree operanti nel comparto dei cieli nordamericani, e non solo.

Stando a quanto affermano le società impegnate nel settore, infatti, sarebbero circa oltre 9.500 i voli cancellati a causa dell’uragano, e della conseguente chiusura di molti scali aeroportuali, che avrebbero di fatto portato a un’interruzione pressochè completa delle attività di compagnie aeree come la United Continental Holdings, la Delta Airlines, la American Airlines e molte altre, per quanto riguarda la macroarea sopra individuata.

Lavoro: a luglio 2011 stop alle retribuzioni

 Se a luglio le temperature all’esterno in Italia sono state estremamente calde, il gelo e la tempesta gli abitanti del Belpaese, almeno gran parte di essi, lo hanno sentito nel cuore ben sapendo che la crisi economica non è affatto passata. Le retribuzioni contrattuali orarie sono rimaste bloccate se messe in confronto con il passato non lasciando scorgere all’orizzonte nulla di buono. Rispetto a giugno il cambiamento c’è stato ma non in positivo, mentre è stato segnato un incremento dell’1,7% rispetto a luglio 2010.

Successioni aziendali, l’addio di Jobs apre la strada a Ive

 Steve Jobs lascia il timone operativo di Apple a Tim Cook. Ma chi si occuperà di colmare il gap più evidente nella gestione societaria, legata alla straordinaria creatività che lo storico manager e co-fondatore dell’azienda riusciva a instillare in ogni aspetto dei business societari, dalla progettazione dei prodotti alla loro presentazione, con la lunga mano onnipresente in ogni fase del ciclo di vita del prodotto?

Secondo quanto sostenuto recentemente da Bloomberg Media, con la partenza di Steve Jobs il pallino della “visione tecnologica” di Apple dovrebbe passare in mano al responsabile del design dei prodotti della compagnia, Jonathan Ive.

India: a ripulire il Gange ci pensano le aziende italiane

Il Gange va bonificato e l’India per questa delicata operazione ha bisogno dell’aiuto di un gruppo di aziende italiane. La notizia è stata resa nota dalle fonti diplomatiche dell’Ambasciata italiana di Nuova Dehli. E’ stato il governo indiano a richiedere la competenza del Belpaese per migliorare la situazione di un corso d’acqua noto in tutto il mondo e dalla valenza sacra. In più è stata accettata la consulenza di Eti Dynamics, societa’ inglese specializzata nei mercati emergenti e ad alta crescita, che potrà in breve tempo riqualificare un fiume che è fondamentale nella vita di ogni indiano.