Investimenti aziendali, si accende la lotta nell’advertising online

di La redazione Commenta

 Microsoft, il principale produttore di software al mondo, una delle compagnie che più di altre ha contraddistinto la storia industriale degli ultimi due decenni, ha dichiarato di voler incrementare la gamma di funzionalità dei propri prodotti pubblicitari. Lo scopo sembra essere quello di recuperare quote di mercato, recentemente perse a favore di Facebook e di Google.

La rinnovata attenzione di Microsoft verso il segmento dell’advertising online è d’altronde tutt’altro che ingiustificata: questo comparto del mercato pubblicitario viene valutato, negli soli Stati Uniti, oltre i 12 miliardi di dollari. Un’importantissima torta che Microsoft cerca di far sua in buona parte, contribuendo in tal modo a migliorare la diversificazione del proprio fatturato.

In particolar modo, la compagnia fondata da Gates starebbe sviluppando alcuni nuovi prodotti con la AppNexus e con la MediaMath, al fine di rendere l’approccio consumer e venditore delle proprie funzionalità dell’advertising online notevolmente più efficienti, migliorando e rendendo più efficiente l’impatto.

Nonostante i tempi di crisi, Microsoft ritiene che i ricavi derivanti dalla vendita di advertising online – includendo in tale ambito sia i banner che i video – dovrebbero crescere a livello di sistema nazionale di circa 25 punti percentuali.

A commento delle considerazioni di cui sopra, il general manager di Microsoft, Dennis Bucheim, ha dichiarato che la propria compagnia “sta investendo di più, e in maniera più intelligente” nel settore della pubblicità online, ricordando come l’advertising sia “una delle principali aree di investimento” per la società. Ad ogni modo Bucheim si è rifiutato di commentare le proprie valutazioni esprimendosi in termini quantitativamente più precisi, e non fornendo alcun obiettivo aziendale in termini di spesa per investimenti pubblicitari, o target personali.

Basterà quanto sopra per fermare la corsa di Google e Facebook al predominio del mercato pubblicitario?

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