Bilanci aziendali: Alcoa chiude trimestrale

 Alcoa, uno dei principali produttori al mondo di alluminio, ha diffuso a mezzo stampa i propri risultati di bilancio aziendale relativi al primo trimestre dell’anno, un periodo chiusosi con un utile netto pari a 308 milioni di dollari, equivalenti a 0,27 dollari per azione.

Buono il trend dei ricavi delle vendite e delle prestazioni, in incremento del 22% a quota 5,96 miliardi di dollari, e pertanto leggermente inferiori al livello dei ricavi attesi dai principali analisti che tengono sotto monitoraggio l’evoluzione economico finanziaria della società.

Per quanto concerne le ragioni del forte incremento dei ricavi, la principale determinante sembra essere riconducibile all’inasprimento dei prezzi dell’alluminio, mentre per quanto riguarda l’utile, avrebbe pesato negativamento l’incremento dei costi energetici.

Il fisco blocca il 32% delle aziende

 Quotidiano sempre più delicato per le aziende italiane che, ormai, rischiano giornalmente di chiudere a causa del fisco che preme su una situazione già precaria. La crisi economica degli ultimi due anni, poi, ovviamente, non ha fatto bene e in un momento di poco equilibrio le tasse rappresentano la cosiddetta goccia che fa traboccare il vaso. A denunciare ripetutamente il perdurare di questo rischio, è anche l’associazione dei contribuenti italiani che parlano di pericolo crisi per le piccole e medie aziende italiane, per il il 31,8% costrette a chiudere a causa di un accertamento fiscale.

Buoni pasto aziendali: sono davvero convenienti?

 I buoni pasto aziendali, sono davvero convenienti? Probabilmente per i dipendenti si, ma non sempre per esercenti ed esercizi commerciali che devono accettare la maggior parte dei tagliandi sostitutivi della mensa aziendale. Il malcontento si respira nell’aria già da parecchio tempo e, probabilmente, tutto il settore che gira intorno al mondo di questi ticket che sostituiscono i contanti, andrebbe rivisto prima che scoppino le proteste come una bomba.

Bilanci aziendali: 2010 in perdita per l’US Città di Palermo

 L’Unione Sportiva Città di Palermo Spa ha chiuso il 2010 in perdita. I dati che emergono dal bilancio aziendale dell’esercizio al 30 giugno 2010 riferiscono infatti di un risultato netto negativo pari a 17.225.998 euro, influenzati dal trend dei ricavi pubblicitari televisivi.

Nel bilancio aziendale dell’Unione Sportiva siciliana, infatti, i diritti televisivi hanno un peso maggioritario, con una quota pari al 58,28% del valore della produzione riscontrata nell’esercizio ora in esame.

Altre operazioni principali all’interno del bilancio aziendale sono inoltre la prosecuzione dell’operazione di lease back, con la quale la società cedette il marchio a una società di leasing per 30 milioni di euro, potendolo riacquistare tra quattro anni a un prezzo di 300 mila euro, a fronte dei canoni di leasing e di un maxicanone iniziale.

Grande azienda e posto fisso: il sogno dei giovani

 Cosa sognano i giovani laureandi per il loro futuro? Che cosa sperano di realizzare nel corso della loro carriera lavorativa i ragazzi che la laurea l’hanno già conseguita da un pò? E i loro familiari? Il pensiero è unico: posto fisso in una grande azienda. Il sondaggio che rivela tale tendenza, del resto prevedibile e mai mutata del tutto, è stato portato avanti dalla rivista Metro su 2 mila giovani italiani. Se la crisi ha enfatizzato tale speranza, la realtà non è poi così positiva e l’unica possibilità è quella di darsi da fare e sperare in un colpo di fortuna.

Aziende: la vendita passa dal web

Se non usi internet non esisti, indipendentemente dalla tua età: sembra una frase esagerata, eppure è proprio così. Tutto passa dalla rete, ancora di più la vendita di beni e servizi e le aziende, almeno quelle che guardano al futuro, lo sanno bene. Del resto, i cittadini sembrano essere sempre più affezionati al web e finiscono per trascorrere davanti allo schermo così tante ore da scegliere persino di comprare ciò che è utile alle proprie esigenze tramite il computer, con tutte le possibili truffe più volte portate a termine in tal modo. Ovviamente non è sempre così e, non di rado, l’opzione è più che positiva.

Bilanci aziendali: De Longhi approva bilancio 2010

 Il bilancio aziendale di De Longhi per quanto concerne l’esercizio 2010 ha visto la luce. Stando a quanto si legge in una recente nota, infatti, l’assemblea degli azionisti della società italiana ha approvato in prima convocazione il bilancio aziendale per lo scorso anno.

Secondo i principali dati forniti dalla nota diffusa a mezzo stampa, il bilancio d’esercizio 2010 si sarebbe chiuso con un utile netto del gruppo pari a 74,9 milioni di euro, con un incremento di 131,5 punti percentuali rispetto ai 32,4 milioni di euro dell’anno precedente.

Anche grazie a questo boom degli utili, l’assemblea ha deciso di approvare la distribuzione di un dividendo che è equivalente a 0,146 euro per ogni azione, al lordo delle ritenute di legge in vigore.

Regali aziendali anche a Pasqua

Non è la regola, anzi è una abitudine che, in Italia, in questo periodo, non esiste quasi completamente, eppure i regali aziendali, in particolare nelle grosse aziende possono riguardare anche il periodo pasquale. Dal semplice uovo di Pasqua, magari per sorridere insieme ai propri dipendenti di fronte ad una sorpresa sempre troppo misera, fino alla classica colomba. Il cadeau, in linea di massima, “addolcisce” sempre il lavoratore, ma mai utilizzarlo per proporgli qualche stipendio più basso o un planning di lavoro troppo pesante.

Aziende e lavoro: va male in Abruzzo, Molise e Umbria

I nuovi dati Istat elaborati dal Centro Studi di Confartigianato sull’andamento dell’occupazione relativa all’anno 2010, confermano ancora una volta che al Sud il lavoro diminuisce sensibilmente. Cresce, invece, la disoccupazione e a pagare il prezzo più alto sono sempre i giovani. I ragazzi che arricchiscono di talento e preparazione il Belpaese sono ricercatori, laureati con ottimi voti che hanno difficoltà ad accedere nel  mondo dell’impiego e che non intravedono alcuno spiraglio per il futuro. Stessa sorta tocca anche a chi ha superato i 30 anni.

Bilanci aziendali: CapeLive approva progetto per l’esercizio 2010

 La scorsa settimana avevamo pubblicato il calendario dei principali appuntamenti di questi giorni in materia di approvazione dei bilanci aziendali e dei progetti di bilancio degli esercizi chiusi al 31 dicembre 2010.

Uno degli appuntamenti maggiormente in evidenza era l’approvazione, da parte del consiglio di amministrazione di CapeLive, del progetto di bilancio della società per l’anno fiscale chiusosi a fine dello scorso dicembre, approvazione che ha visto la luce in data 12 aprile 2011.

Secondo quanto si legge in una nota diramata dalla società, l’esercizio si è chiuso con un risultato netto negativo per circa 30 milioni di euro, con un portafoglio investimenti attualmente valutabile intorno ai 38 milioni di euro, e una liquidità positiva per 13 milioni di euro.

Pubblicità aziendale e facebook

 E’ bastato un programma una decina di giorni fa in televisione per gettare nello sconforto milioni di iscritti al noto social network, facebook. Quasi nessuno, infatti, sapeva che ogni piccola mossa all’interno di quello che è il passatempo preferito di almeno metà degli italiani può davvero diventare se non pericolosa almeno leggermente lesiva della nostra privacy. Tutte le volte che si mette “mi piace” su qualcosa, in tutto e per tutto si diventa veicoli di pubblicità aziendale e si rafforza un canale che ha scelto internet per far circolare un prodotto o un servizio. Questo conferma che la rete, ormai, è il migliore e più veloce mezzo per far giungere una notizia a quante più persone possibile e le imprese, infatti, hanno tutte gli occhi puntati sui social. In crescita, in questo senso, anche Twitter.

Aziende in rosa: arrivano nuovi prestiti e agevolazioni

In tempi di crisi diventare un imprenditore di successo, diventa un obiettivo sempre più complesso da raggiungere, ma le donne sembrano davvero essere agguerrite e dopo mesi di disoccupazione vogliono tornare alla carica. Il problema, però, è che bisogna iniziare da un investimento e non tutte hanno una disponibilità immediata di somme ingenti di denaro e, in questo modo, ogni progetto viene inevitabilmente bloccato. Tuttavia, pochi giorni, fa, la Cisl ha messo in luce le difficoltà che spesso le donne devono affrontare per tentare di avere un futuro più sicuro nel mondo del lavoro.

Bilanci aziendali: Mondo HE chiude 2010 con ricavi in crescita

 Mondo HE, società operante nel settore dell’home entertainment – e non solo, ha dichiarato di aver approvato il bilancio aziendale per quanto concerne l’esercizio 2010, un periodo che si è concluso con dei risultati sostanzialmente positivi su confronti annui.

Il consiglio di amministrazione della compagnia ha infatti approvato un bilancio aziendale con ricavi a quota 28,6 milioni di euro, che rappresentano una crescita di ben 22 punti percentuali rispetto al fatturato che la stessa società aveva conseguito l’anno precedente.

Per quanto riguarda le altre principali righe del conto economico del bilancio aziendale, l’EBITDA è schizzato a 12 milioni di euro, in incremento del 210%, mentre l’EBIT si è fermato a 3,3 milioni di euro, in controtendenza rispetto alla flessione di 2 milioni di euro del 2009.

Imprenditoria femminile: in Calabria aziende sempre più “rosa”

Si chiama  “Donna è impresa. Il volto delle imprese femminili a Reggio Calabria”, il nuovo rapporto sull’imprenditoria femminile in Calabria, organizzato dalla Fondazione Bellisario, ente per lo studio e la progettazione di interventi per l’imprenditoria e il management femminile, e la Camera di Commercio di Reggio Calabria. Nel corso dell’evento, sono stati resi noti tutti i dati del settore dal 2006 al 2010.Ad aprire i lavori e le collateriali manifestazioni così come gli incontri, è stato Lucio Dattola, presidente della Camera di Commercio di Reggio Calabria, il quale ha commentato: “Le donne oggi si mettono in proprio, non aspettano più il posto fisso. Sono più attente, più tenaci degli uomini; vogliono ottenere risultati. Esistono alcuni settori che sono ancora baluardi maschili, come la rappresentanza sindacale e in essi la partecipazione femminile deve essere sicuramente maggiore”.