Conti aziendali, quelli di Amazon sono spinti dal Kindle

 Il Kindle è “il” lettore di libri elettronici più diffuso negli Stati Uniti. Amazon è il più importante rivenditore al dettaglio on line del mondo. Uniti, i due fattori, hanno prodotto un risultato particolarmente gradito agli osservatori dei conti aziendali della società statunitense e, in particolar modo, agli investitori nella compagnia: un balzo dei profitti netti e delle vendite nette che ha prodotto un incremento delle quotazioni in Borsa.

I profitti di Amazon sono infatti stati pari a 191 milioni di dollari, pari a 41 centesimi per azione, contro i 207 milioni di dollari dell’anno prima. Una flessione, si potrà osservare, che comunque rispecchia un andamento significativamente migliore di quanto atteso dagli analisti, che invece attendevano un profitto pari a 34 centesimi. Bene anche le vendite, a quota 9,91 miliardi di dollari contro una proiezione di 9,38 miliardi.

Facebook punta alle aziende

 Facebook sorpassa Google in questa battaglia che pur essendo iniziata da poco almeno in tema di social network, sembra già infinita. Mentre il secondo si sta concentrando sulla versione business e ha lanciato il progetto in fase sperimentale, il secondo si apre del tutto alle aziende inaugurando una sezione apposita. Del resto il rischio per l’impresa di Mountain View era quello di perdere affezionati utenti dopo anni di serio impegno per avvicinarli alla rete. Ora è il momento per tutti di dedicarsi ai servizi business anche perchè la richiesta sta crescendo a dismisura.

Utili aziendali, balzo in avanti nel settore auto

 La Daimler, una delle principali case produttrici al mondo di veicoli di lusso, ha affermato che durante il secondo trimestre i propri utili hanno superato le stime degli analisti, grazie a una forte domanda per i SUV Mercedes Benz, che hanno contribuito a gonfiare le fila del fatturato, trascinando in conseguente rialzo tutte le altre principali voci del conto economico aziendale di Daimler, terzo leader mondiale.

Gli utili prima degli interessi e delle imposte (EBITDA) è infatti aumentato del 23% a quota 2,58 miliardi di euro, rispetto ai 2,1 miliardi di euro dello stesso periodo dell’anno precedente, come confermato da un comunicato stampa della società, e contro una media degli analisti pari a 2,45 miliardi di euro. In buon incremento anche i ricavi, che sviluppano il proprio livello del 5% a 26,3 miliardi di euro.

Google+: aziende o privati?

In fondo è una guerra e come tale non si prevedono esclusioni di colpi. Da quando Google+ ha fatto il suo ingresso sul mercato, piuttosto timidamente e in fase sperimentale, il suo più grosso concorrente è stato più volte battuto, mentre in altri casi ha avuto la meglio.Una tendenza che non si arresta nemmeno adesso. Per cui il neonato network sperimenta ogni giorno problemi di gestione non indifferenti anche se dal suo lancio sono già presenti più di 20 milioni di utenti. Il problema più grande riguarda soprattutto le aziende che al momento proprio perchè non si tratta della versione definitiva del social, non sarebbero ammesse. Si parlava di un profilo creato da qualche impresa, ma voci di corridoio confemano di un nome falso che quindi è stato cancellato.

Conti aziendali, Yahoo delude gli analisti di mercato

 Yahoo, come noto, ha chiuso i propri conti aziendali di periodo con ricavi inferiori alle stime degli analisti. Il risultato è stata una discreta punizione da parte dei mercati finanziari, che hanno penalizzato i titoli azionari con una flessione durante le negoziazioni alla Borsa americana, rispecchiando in tal modo la delusione per dei risultati che sono stati abbondantemente sotto gli auspici della maggioranza degli osservatori.

I ricavi del secondo trimestre di Yahoo si sono infatti fermati a quota 1,08 miliardi di dollari, in diminuzione del 4,6% rispetto allo scorso anno e, soprattutto, contro stime dei principali osservatori dei mercati finanziar che puntavano su una quota leggermente più alta, pari a 1,11 miliardi di dollari. Quota che i conti di Yahoo non sono riusciti a rispettare di quel tanto che basta per provocare una perdita di quotazione durante le negoziazioni nei mercati regolamentati.

Aziende e ferie: dipendenti in vacanza senza limiti

 Non è un titolo accattivamte, ma la pura realtà. Non illudetevi, però, in Italia questa tendenza deve ancora arrivare. Come sempre nelle mode del momento, l’idea è nata e ha trovato subito sviluppo in America con il nome di “Unlimited Vacation”. Immaginate che bello potrebbe essere alzarsi dalla propria scrivania, salutare i colleghi e non dover invece chiedere con mesi di anticipo le settimane di riposo, concordando il piano ferie secondo le esigenze dell’impresa. In più non dovreste nemmeno controllare in busta paga i vostri giorni a disposizione. Negli Usa si moltiplicano le strutture che permettono oggi ai dipendenti di scegliere i giorni in cui restare a casa quando vogliono senza fissare un limite massimo, ma andiamo a scoprire nel dettaglio come funziona questa soluzione innovativa.

Ricavi aziendali, record per Apple

 Pochi giorni fa Apple ha diramato gli ultimi dati sui suoi ricavi aziendali, in un comunicato stampa evidentemente molto atteso da tutti gli stakeholders, e non solamente dal mercato finanziario. Un elemento molto importante, che ha permesso alla società di Steve Jobs di poter compiere un balzo in avanti nelle valutazioni delle proprie azioni, che per la prima volta nella storia hanno superato i 400 dollari.

Il comunicato cui facciamo riferimento contiene d’altronde numeri davvero impressionanti. Gli utili netti della società sono infatti più che raddoppiati a quota 7,31 miliardi di  dollari, pari a 7,79 dollari per azione, contro i 3,25 miliardi di dollari, o 3,51 dollari per azione, conseguiti durante lo stesso periodo dello scorso anno. Segno che la macchina Apple continua a produrre redditività in abbondanza, a dispetto dei potenziali sgambetti dei concorrenti.

Telefonia aziendale: ecco la National Geographic Travel SIM

“Viaggiavo spesso tra l’italia e gli Stati Uniti e, anche se esistevano gia’ cellulari compatibili sia per la rete GSM italiana che quella Americana, le tariffe erano e tutt’ora sono altissime. Io preferivo avere due carte SIM, una per l’America e l’altra per l’Italia. Per me che sono bilingue non presentava un problema, ma pensavo ai turisti che non parlano l’inglese. La mia proposta era di offrire carte SIM per diversi paesi, disponibili prima ancora di partire e con le istruzioni comprensibili. Tre anni fa abbiamo presentato la National Geographic Travel SIM, ossia, una carta SIM roaming. Il vantaggio di questa SIM e’ soprattutto il fatto che offriamo le chiamate in arrivo gratuite in piu’ di 70 paesi. Attualmente abbiamo clienti da tutto il mondo che acquistono attraverso il sito, www.cellularabroad.com e sono sempre molto soddisfatti di aver risolto il problema delle telefonate dall’estero”. Esordisce così Sebastian Harrison che dalla California ha lanciato da qualche anno un servizio molto interessante per viaggiatori e aziende che permette di risparmiare moltissimo sulle telefonate. In più, non esclude di aprire anche una serie di uffici pure in Italia, sua patria di adozione.

Valutazioni aziendali, anche Zillow sbarca in Borsa

 Continuiamo ad occuparci di valutazioni aziendali nel mondo del web. Lo abbiamo fatto nel recente passato discutendo di quanto sta accadendo in casa Facebook, Linkedin, Groupon, Twitter, e lo facciamo oggi con un’altra società operante prevalentemente online, la Zillow, con sede a Seattle, specializzata nella fornitura di un servizio di informazioni sull’andamento dei mercati immobiliari americani e internazionali.

Zillow Inc. era infatti da tempo intenzionata a sbarcare in Borsa, ma diverse erano, in tal senso, le voci su una sua congrua valutazione aziendale. Stando alle ultime notizie, invece, pare che la concordia stia convergendo verso un rialzo del prezzo proposto per l’offerta pubblica iniziale delle proprie azioni, con una forbice che dovrebbe spingersi fino a un massimo di 18 dollari per singola azione ordinaria.

Aziende automobilistiche: la Toyota lancia la Rav4 EV

 Dopo il terremoto che lo scorso 11 marzo ha messo in ginocchio l’area industriale del Giappone in cui tra l’altro si trovavano tante aziende automobilistiche, il Paese cerca di rialzarsi. Con tanta buona volonta le imprese ricominciano a produrre quasi a ritmo normale ed, infatti, Toyota ammette che potrebbero a breve arrivare grandi sorprese. In un comunicato sul proprio sito ufficiale, però ha chiarito quanto c’è di vero nelle notizie circolate ultimamente in merito alla prossima produzione della Rav4 EV.

Como festeggia le sue 358 imprese in più

 Cresce la voglia di impresa, di raggiungere interessanti obiettivi aziendali e di riprendere quota con guadagni interessanti dopo la recente crisi economica. Se lo spettro della recessione fatica a sparire, cambia invece l’atteggiamento degli imprenditori e si calcola che solo a Como il saldo fra strutture iscritte al Registro Imprese (794) e cessazioni (436) è stato positivo. A conti fatti, insomma, sono state circa 358 le nuove aperture e si spera che il prossimo rapporto evidenzi ancora una situazione così positiva.

Emilia Romagna: il settore ortofrutticolo perde 16.000 aziende

 Due lustri, un periodo di tempo che può sembrare lungo ed, invece, è piuttosto breve almeno per trasformazioni di questo genere. Non ci sono dubbi, la tendenza è negativa e l’Emilia Romagna, così come anche altre regioni di Italia dovrà presto correre ai ripari. Tra il 2000 e il 2010, quindi, secondo il censimento agricolo solo in questa regione del Belpaese, sono state ben 16.000 le aziende che hanno chiuso i vattenti lasciando colture a perdersi e manodopera a casa. Mancano infatti il 40% di aziende frutticole e il 37% di aziende orticole. In pratica ogni 365 giorni, in media sono sparite nella zona ben 1600 aziende ortofrutticole, una tendenza più che pericolosa.

Investimenti aziendali, France Telecom si spinge verso l’Africa

 Secondo quanto sostengono i media di settore, la francese France Telecom starebbe per progettare un investimento aziendale molto importante, spingendosi nel continente africano alla ricerca di un impiego che possa migliorare la propria posizione in questa nuova zona emergente, senza perdere posizioni nei confronti di altre compagnie del segmento che hanno già avuto approcci piuttosto profondi in alcune regioni del continente.

France Telecom starebbe infatti conducendo delle negoziazioni con la ZTE Corp., di proprietà cinese, al fine di acquistare una partecipazione di maggioranza nella Congo China Telecom, la quarta compagnia di telefonia mobile della nazione. La ZTE possiede infatti il 51% della Congo China Telecom, mentre il rimanente 49% è di proprietà del governo congolese, che dovrebbe poter mettere sul piatto dell’offerta la propria quota, una volta che la France Telecom sarà entrata in possesso delle quote attualmente in mano alla ZTE.

Aziende eco-certificate crescono: in testa la Lombardia

 Ciao crisi economica, è ora di investire: non è proprio così che vanno le cose, non si cancella un periodo buio in un secondo, però la volontà degli imprenditori c’è tutta ed, infatti, le imprese italiane sono sempre più attente a migliorare le condizioni di budget interne ed esterne, al fine di poter riprendere ad inseguire obiettivi ambiziosi. In tutto questo diventa sempre più importante la certificazione ambientale, sia per rispettare in pieno la legge, che per convinzioni personali legate al rispetto della natura che ci circonda da parte di chi ne è a capo. In testa, in questo senso, si piazzano regioni come Lombardia, Emilia Romagna e Piemonte. Se queste restano, quindi, le più eco-certificate al Nord, nel Mezzogiorno ecco vincere Toscana e Campania. L’analisi è di Accredia, l’Ente Unico Italiano di Accreditamento.