Batterio killer: paura anche nelle mense aziendali italiane?

 In Italia le aziende più grandi molto spesso vantano della presenza di mense aziendali. Come un pò ovunque, il cibo è super controllato, ma non a livello nutrizionale e, in questo modo, se non ci si impone una autodisciplina ferrea, sin finisce inevitabilmente per prendere dei chili. Del resto come resistere ad un piatto di patatine fritte e cotoletta dopo molte ore di lavoro? Qualcuno finge di riuscire a sopportare i morsi della fame con qualche stuzzichino, altri si mostrano diligenti scegliendo una insalata, per poi finire un paio di ore dopo ad accettare cioccolatini e merendine cariche di conservanti.

Aziende e budget: il digitale costa troppo

Se una volta i cittadini erano piuttosto ignoranti in tema di innovazione e contenuti digitali, nel giro di una manciata di anni le cose sono cambiate. Abituati ad osservare interessanti geometrie multimediali hanno acquisito un ottimo gusto e la pretesa che ogni impresa possa offrire sempre di meglio, in questo senso. Voi stessi, quando vi ritrovate ad un convegno o ad un incontro pubblicitario, quanto ci rimanete male se vi forniscono i contenuti esclusivamente su formato cartaceo e un relatore parla solo con l’aiuto di una classica lavagna per gli schemi? Oggi tutto deve muoversi velocemente, seguire la tendenza  del digitale, ma la crisi economica ha di fatto bloccato un processo che era in continuo divenire, anche se i clienti, i normali fruitori, non sembrano volere sentire ragioni.

Buoni pasto: il no delle aziende

 Tempi duri per i dipendenti che a fine mese oltre allo stipendio ricevono anche i ticket da utilizzare al ristorante nella pausa pranzo. Se è vero che una buona percentuale di lavoratori, in tempi di crisi, preferisce portare da casa il pasto e usare i buoni pasto per la spesa familiare, è altrettanto sicuro che tra commissioni alte e ritardi nei pagamenti, gli esercizi commerciali cominciano a dire no. Di conseguenza il braccio di ferro tra il settore della ristorazione e le aziende che li forniscono sta diventando un problema insostenibile. Bisognerebbe forse pensare ad un sistema di pagamento alternativo, magari sullo stipendio? In molti sperano che piuttosto che togliere del tutto questo piccolo privilegio, si possa trovare un giusto compromesso valido per tutti.

Noleggio o leasing? il dubbio delle aziende

 Il dilemma è sempre lo stesso e nonostante sembri facile da risolvere, questo è un problema piuttosto annoso per tutte le aziende, indipendentemente dalle esigenze. Leasing o noleggio? L’imperativo, comunque, è uno solo: risparmiare. Un periodo di crisi economica ancora presente, seguito all’arrivo per il nostro Paese dell’euro hanno creato parecchio scompigli e non è facile venirne fuori per nessuna impresa. Le finanze sono diminuite e anche chi economicamente sta bene deve stare attendo e fa comunque i conti con una serie di limitazioni di mercato.

Aziende: mangiare sano in ufficio

 L’obesità, le troppe ore in ufficio trascorse seduti senza poter smaltire i grassi assunti durante il pasto principale e soprattutto il cibo scelto quando si è fuori casa, costituiscono un problema tutt’altro che secondario, di quelli che necessitano un controllo serio e continuo. Ecco perchè nasce Food, l’acronimo di Fighting Obesity through Offer and Demand, la nuova campagna presentata al Parlamento europeo per combattere l’obesità a favore di un’alimentazione decisamente più equilibrata.

Sviluppo aziendale, Groupon e la quotazione in Borsa

 Tempi dorati per le aziende hi-tech americane. Dopo Linkedin, il social network orientato ai professionisti, e il suo successo alla prima quotazione alla Borsa di Wall Street, tale strada di sviluppo aziendale sarà intrapresa anche da Groupon, leader mondiale nel settore a rapida espansione del couponing online.

Groupon dovrebbe pertanto divenire la seconda società della nuova ondata della net-economy a finire nei mercati regolamentati statunitensi, nell’attesa che in Borsa ci finisca anche il big per eccellenza della nuova generazione di società hi-tech, quel Facebook la cui Ipo sembra essere rinviata ancora, a data precisa da destinarsi.

500 aziende Ue più redditizie? Solo 29 le italiane

 Non solo in America esistono delle aziende in grado davvero di restare in grande equilibrio sul mercato mondiale ed essere conosciute in ogni dove. Ci sono, infatti, delle imprese equivalenti, non per forza succursali, pure in Europa che addirittura superano i colleghi della Grande Mela e zone limitrofe, anche se di un solo punto. Andiamo a scoprire insieme quali sono:

Impianti Fotovoltaici in Sicilia e orologi che corrono

 La colpa potrebbe essere degli impianti fotovoltaici e, anzi, man mano che passano le ore gli studiosi ne sono sempre più certi. Le aziende che si occupano del settore, quindi, hanno tutte gli occhi puntati sullo stranissimo fenomeno che da una settimana interessa la Sicilia, soprattutto la zona di Catania. Sembra, infatti, che gli orologi vivano di una strana autonomia e che “decidano” all’improvviso di spostarsi di quindici o venti minuti. In un primo tempo si pensava all’Etna, ma dato che questo tipo di energie alternative, non sempre vanta una precisa regolazione, in rari casi potrebbe anche dare vita a fenomeni elettromagnetici di una certa rilevanza.

Scuola di impresa: a Palermo porte aperte per 2000 ragazzi

 Un impreditore non diventa una persona di successo per pura fortuna o esclusivamente per interessanti intuizioni: come in ogni cosa, infatti, dietro c’è uno studio profondo e continuo che, a lungo andare paga e regala alti guadagni. Ecco perchè le tecniche per mantenere viva e vitale una azienda, i giovani dovrebbero impararle sin da ragazzi e dagli anni della scuola. A Palermo, infatti, parte il primo progetto di questo tipo e 2000 studenti protranno prendere parte ad una manifestazione davvero unica nel suo genere quanto estremamente utile.

Imprese e lavoro: diminuisce la disoccupazione?

 Sembra che il mese scorso sia stato piuttosto felice per chi è in cerca di una occupazione o teme di perdere quella che ha. A guidare questa tendenza positiva, però, è la Svizzera e le aree al confine con una sensibile diminuzione di coloro che non hanno un lavoro. Ad essere tenuto sotto stretta osservazione è stato maggio, in cui la maggior parte dei cantoni latini, Ticino in testa, hanno guidato una classifica ben notevole con punte in eccellente calo rispetto alla media nazionale.

Piano aziendale, Fiat e Confindustria cercano di rasserenare i rapporti

 L’amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne, rassicura i propri stakeholders sostenendo che, in merito all’applicazione del nuovo piano aziendale, non vi sarebbe alcuna ostilità nei confronti di Confindustria, nonostante alcune battute che sono state recentemente effettuate nell’ambito delle relazioni tra le due parti.

Il manager del gruppo Fiat ha infatti dichiarato che la propria società non cerca alcun tipo di contrasto nei confronti di Confindustria, ribadendo tale posizione a margine del Consiglio per le relazioni tra Italia e Stati Uniti, che si è chiuso sabato scorso, 4 giugno 2011, in un appuntamento organizzato a Venezia.

Batterio killer: le imprese denunciano 150 milioni di danni

 E’ una congiura contro il benessere delle aziende: nel momento in cui sembrano riprendersi, arriva sempre un imprevisto a peggiorare la situazione. Ecco che se la crisi economica sembrava alle spalle adesso arriva il batterio killer, a creare grossi danni alle imprese che si occupano del settore ortofrutticolo. Nei giorni scorsi si parlava di cetrioli pericolosi per l’infezione, poi si è passati ai germogli di soia e mentre in Germania, vero centro del problema, si alternano novità su abbassamento del contagio e altre morti sospette, le perdite si fanno sentire.

Piccole imprese: la guerra del Made in Italy

 Il Belpaese è probabilmente come pochi Paesi al mondo, una riserva quasi inesauribile di alimenti tipici e difficili di riprodurre senza i prodotti specifici delle nostre terre, per questo il Made in Italy va assolutamente difeso a tutti i costi. Tutti ci citano anche all’estero e le lodi si sprecano, ma questo non fa altro che fornire ad altri Stati l’idea di copiare le eccellenze peculiari. Per tentare di preservare quanto più possibile, quello che davvero nasce nello Stivale, nelle scorse ore a Milano circa 150 industriali hanno dato vita a «Reparto Produzione» un’associazione a tutela del vero Made in Italy. Sotto questo nome, quindi, vengono raggruppate le imprese che si occupano di tutte le fasi dalla raccolta e reperimento alla lavorazione di ciò che poi viene portato in tavola.