
Un tempo il “sogno americano” serviva a cullare i desideri di chi non riusciva, nella propria terra, ad arrivare a fine mese, ma oggi sono tempi duri per tutti. Dopo le cattive notizie a livello economico degli ultimi tempi, altri fattori più che negativi si fanno strada ultimamente e sono quelli della difficoltà delle famiglie degli Usa di continuare ad avere un tenore di vita discreto. Secondo quanto ha riferito il Dipartimento dell’Agricoltura, insomma, un americano su sette per poter mangiare come si suol dire, deve affidarsi al governo e spera di ricevere i buoni pasto. Questi ultimi nelle aziende in crisi, invece, sono spesso i primi a saltare.
Il futuro dei personal computer appare più incerto che mai, stretto da un lato dalla rinnovata crisi economico finanziaria che falcidierà i consumi tecnologici in tale segmento, e dall’altro dallo sviluppo di prodotti concorrenti, come i tablet, che stanno in buona parte cannibalizzando le vendite dei vecchi e cari personal computer e, tra di essi, dei notebook portatili delle principali compagnie produttrici mondiali.
Ora che Google ha acquistato Motorola Mobility, lanciando apertamente la corsa alla leadership alla società di Steve Jobs, gli analisti si interrogano sul futuro di Research In Motion, l’azienda canadese nota in tutto il mondo per la produzione dei BlackBerry, e meno nota per aver realizzato anche i tablet PlayBook, che negli auspici della compagnia avrebbero dovuto ritagliare una quota di mercato significativa nel mercato delle tavolette.
Nintendo, negli scorsi giorni, ha compiuto un importante balzo in avanti durante le negoziazioni alla Borsa di Osaka: la ragione principale di questo apprezzamento della capitalizzazione di mercato della società giapponese risiede nell’auspicio, da parte dei mercati finanziari e dei vertici societari, che la società possa rientrare nell’indice Nikkei 225 una volta che la fusione della Borsa di Osaka con quella di Tokyo sarà diventata realtà.
Così come molte tra le sue concorrenti, anche Honda ha deciso di implementare all’interno delle proprie strategie aziendali la volontà di incrementare la propria presenza in India, uno dei mercati emergenti ritenuti di
Se il vostro tempo su Facebook passa tra videogiochi e altre applicazioni di svago e di tempo libero, sappiate che probabilmente Google+ potrà presto offrivi di più: la società del più noto motore di ricerca del mondo ha infatti stretto un’alleanza aziendale con alcuni “big” del settore, come la Zynga e la Rovio Entertainment, di cui abbiamo parlato pochissimo tempo fa in relazione al suo prodotto di punta, il gioco Angry Birds.
Se possedete un prodotto Apple, è altamente probabile che vi sia capitato di giocare a Angry Birds, uno dei più noti giochi per i dispositivi della “mela morsicata”. Un’app videoludica che in breve tempo ha conquistato ampio spazio all’interno di iPad & co., e che altrettanto rapidamente si è evoluta fino a diventare un brand riconoscibile su felpe, magliette, cappellini e altri gadget, non solo nel settore dell’abbigliamento.