Uscire dalla crisi economica e, ormai, anche di pensiero, che ci attanaglia da almeno un paio di anni probabilmente si può, ma come sempre in questi casi, bisogna avere il coraggio di rischiare. Per tentare di allontanarsi dall’impasse che riguarda non solo l’Italia, bisognerebbe cominciare sempre di più a “fare impresa”. E’ altrettanto vero che mancano le agevolazioni e gli incentivi giusti che possano incoraggiare chi ha una idea che crede vincente nella mente. In questo senso, si guarda con occhio quasi di invidia l’imprenditoria femminile, negli ultimi tempi molto incoraggiata.
Nessuno però può negare che a tali risultati, del resto non particolarmente positivi, le esponenti del sesso femminile sono arrivate dopo lunghi sforzi e, al contrario degli uomini, mostrano molto più coraggio nell’investire e nel non aver paura a distaccarsi dalla massa proponendo idee nuove. Cambiare si sa comporta rischi e per moltissimi imprenditori è comodo restare tranquilli sempre nello stesso filone, ma così non si cresce, non aumentano i guadagni e non ci si distingue. L’unico fattore interessante è però che si evita il pericolo di fallimento.
Se nessuno in ogni caso si muove diversamente ci si incammina su binari già esplorati e non ci si può lamentare se il Belpaese resta sempre il fanalino di coda in questo Italia timorosa. All’estero non è così: Francia e Germania, ma anche altri Paesi giocano il tutto e per tutto per cambiare e, alla fine, il loro impegno si traduce sempre in una crescita e non significa che mostrino maggiore talento del nostro, solo il coraggio di rischiare.Noi, invece, persi tra gossip e problemi politici, fatichiamo a mantenere la concentrazione, non alziamo la testa e procediamo vivendo alla giornata. Fare impresa, in questo senso, è tutto ora più che mai per ribaltare la situazione, per mostrare una Italia diversa che può andare avanti fiera e riprendersi il suo posto di rilievo nell’economia mondiale.
