Performance aziendale penalizzata da sistemi di stampa inefficienti


Sistemi di stampa non adeguati alle esigenze dell’azienda o semplicemente obsoleti nelle tecnologie impiegate possono penalizzare la performance aziendale limitando la produttività ed incidendo sui costi. A fotografare questo scenario è un recente studio commissionato da Epson e realizzato da Coleman Parkes Research condotto nelle prime 5 economie europee (Italia, Spagna, Francia, Germania e Regno Unito) che ha quantificato costi e conseguenze di sistemi di stampa inappropriati o superati nei contesti aziendali con più di 50 dipendenti.

La stampa 3D e le aziende secondo Gartner


Le tecnologie per la stampa 3D rivolte al mercato aziendale e quelle che guardano al mercato consumer viaggeranno su binari differenti almeno nei prossimi anni. Uno studio di Gartner ha tracciato i caratteri fondamentali di questo settore che si annuncia come uno dei temi tecnologici chiave del prossimo futuro.

Strategie aziendali, l’India è la nuova frontiera dorata delle vendite al dettaglio

 A ben vedere i nuovi passi delle strategie aziendali messi a segno da alcuni dei più grandi retailer del mondo, come Wal-Mart e Carrefour, sembrerebbe proprio che l’India sia diventata la nuova frontiera dorata delle vendite al dettaglio, attraendo milioni di dollari di investimenti all’interno dei propri confini, nella lenta e progressiva apertura della propria regolamentazione agli operatori provenienti dall’estero.

Stando a quanto riportato sulla stampa, infatti, Wal-Mart Stores e Carrefour starebbero valutando investimenti per oltre 100 milioni di dollari al fine di avviare dei propri negozi in India. L’unico ostacolo, come sopra abbiamo accennato, è relativo alla normativa in vigore nel subcontinente, che impedisce agli operatori stranieri di avviare attività di vendita al dettaglio senza coinvolgere un operatore nazionale.

Sviluppo aziendale, Linkedin diventa il secondo social network USA

 Interessante strada di sviluppo aziendale è quella intrapresa da Linkedin, il social network business oriented che, stando a quanto sostiene una ricerca compiuta da ComScore, sarebbe diventato il numero 2 degli Stati Uniti, alle spalle dell’ancora irraggiungibile Facebook, ma davanti a MySpace, il cui declino sembra dover continuare ancora, nonostante nuovi investitori alle porte delle proprie strutture aziendali.

Stando a quanto rilevato da ComScore, infatti, durante il mese di giugno la compagnia avrebbe conseguito ben 33,9 milioni di visitatori, in incremento di 63 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, contro i 33,5 milioni di visitatori di MySpace, il cui raffronto su base annua sembra impietoso: il passo indietro del n. 3 dei social network USA è infatti in calo di 50 punti percentuali rispetto a giugno 2010.

Valutazioni aziendali, Twitter cerca di farsi i conti in tasca

 Il procedimento di valutazione aziendale è davvero molto importante, specialmente se – ed è il caso di Twitter – manca un vero e proprio riferimento di mercato. Nelle società non quotate, il processo di valutazione è infatti più complesso, e spesso l’unico metodo che i potenziali investitori hanno per cercare di saggiare la reale consistenza di una società, è quella di affidarsi ai cicli periodici di analisi da parte di società esperte.

Twitter, divenuto sinonimo di microblogging in pochissimo tempo, grazie al suo sistema di condivisione di messaggi da 140 caratteri, sta ora cercando di reperire nuovo denaro per poter supportare adeguatamente il proprio processo di crescita nel medio e nel lungo periodo, e i propri investimenti in corso di pianificazione, da realizzarsi in un’ottica temporale certamente più ristretta all’interno dei piani industriali.

Acquisti aziendali: lo shopping del motore di ricerca cinese

 Dopo il nostro approfondimento di ieri in merito all’andamento delle negoziazioni che vedono diversi social network essere ben orientati verso la quotazione delle rispettive azienda in Borsa, continuiamo oggi ad occuparsi di alcune operazioni aziendali da parte di società che del web hanno fatto rapidamente il proprio core business, come il protagonista di oggi, la cinese Baidu, titolare del motore di ricerca più utilizzato nella nazione.

Baidu ha infatti dichiarato ufficialmente di aver raggiunto un accordo per acquistare una partecipazione di maggioranza in un altro sito internet cinese di primissimo piano, il portale per i viaggi Qunar. Un’operazione di acquisto aziendale certamente non trascurabile che, come è stato affermato dalla stessa Baidu, è stata conclusa per un prezzo molto importante, pari a olter 300 milioni di dollari.

Asilo aziendale, a Firenze si sceglie la nuova struttura

 Sulle pagine del nostro blog abbiamo più volte parlato dell’importanza che l’asilo aziendale riveste all’interno della valutazione dell’intera qualità della propria professione, costituendo uno di quei benefit non monetari che, alla fine del mese, hanno un riflesso molto significativo non solamente in termini di maggiore serenità nella gestione del proprio nucleo familiare, quanto anche nel risparmio economico ottenuto rispetto all’utilizzo dei tradizionali asili privati.

Leggiamo pertanto con piacere che Firenze, una delle principali municipalità d’Italia, ha deciso di rilanciare i propri progetti in merito all’asilo aziendale dei dipendenti comunali, scegliendo di rinnovare le strutture in tal senso, e individuando un edificio da destinare come primo asilo nido d’azienda.

Organizzazione aziendale, incerto il futuro di Fincantieri

 La vicenda Fincantieri ha attratto le attenzioni dell’opinione pubblica durante le ultime settimane. Cerchiamo pertanto di fare chiarezza sull’organizzazione aziendale di questa importante società italiana, uno dei leader internazionali nel segmento, cercando altresì di comprendere quale potrebbe essere lo sviluppo dei posti di lavoro in azienda.

L’obiettivo di Fincantieri, nell’ottica di una crescita sostenuta nel breve e nel medio-lungo termine, sarebbe infatti quello di dar seguito a un’operazione di ristrutturazione aziendale molto importante. I sindacati temono tuttavia che questo coincida con dei tagli significativi all’organigramma aziendale e, in particolar modo, alle risorse umane che occupano la base della piramide societaria.

Organizzazione aziendale, ecco quanto costa l’ignoranza informatica

 Vi siete mai chiesti quanto costa l’ignoranza informatica nell’organizzazione aziendale? In altre parole, avete mai provato a quantificare quanto si potrebbe risparmiare se all’interno di una piccola o media impresa tutti i lavoratori avessero delle conoscenze adeguate dei sistemi informatici utilizzati all’interno dell’organizzazione?

Ebbene, noi ce lo siamo chiesti diverse volte, ma siamo arrivati a calcolare con ragionevole precisione solamente grazie all’Aica, l’Associazione Italiana sul calcolo automatico e sull’informatica, che con la Scuola di Direzione Aziendale (SDA) Bocconi ha compiuto una ricerca molto interessante – appunto – sul costo dell’ignoranza informatica.

Comunicazione aziendale, i social network come strumenti di lavoro

 Possono i social network diventare un utile strumento di lavoro, sia nelle piccole e medie imprese che in quelle organizzazioni di maggiore dimensione, dove probabilmente gli strumenti di social networking potrebbero trovare migliore accoglienza nell’immediato?

La risposta che ci permettiamo di fornire è sicuramente positiva, e oggi più che mai ha senso parlare di strumenti come Facebook, Twitter, Linkedin o strumenti di comunicazione flessibili come Skype, quali servizi alla base del miglioramento della comunicazione aziendale, a tutti i livelli gerarchici, con stratificazione orizzontale e verticale.

Comunicazione aziendale, come variare la ragione sociale

 Se una società si trova nella situazione di dover variare la propria ragione sociale, è costretta a rispettare alcuni requisiti in termini di comunicazione aziendale, non molto gravosi per l’organizzazione della società.

La variazione va infatti effettuata, dopo apposita delibera assembleare, mediante deposito della decisione nel Registro delle Imprese, dove occorrerà predisporre la modulistica opportuna per consentire la modifica del “nome” della società in questione.

Discorso a parte, invece, è quello relativo agli aspetti e ai rapporti più frequenti e commerciali della gestione societaria.

Ristrutturazione aziendale, ecco i dati sulla Cassa Integrazione

 Frutto parziale di operazioni di ristrutturazione aziendale, i lavoratori dipendenti che sono stati coinvolti in processi di cassa integrazione sono stati ad aprile (il dato è cumulativo anche di quanto accaduto nei tre mesi precedenti) oltre 470 mila unità.

A rivelare l’elemento analitico di cui sopra è stato l’Osservatorio cig del dipartimento dei Settori produttivi della Cgil, secondo cui la perdita complessiva nelle tasche dei lavoratori è stata superiore a 1,5 milioni di euro, pari a 2.600 euro per ogni singola busta paga.

Ragionando in termini incrementali, la Cgil rileva che a causa minoritaria delle ristrutturazioni aziendali si sono registrati circa 2.580 ricorsi ai decreti di cassa integrazione, rispetto ai 2.379 ricorsi dello stesso periodo dell’anno precedente, e con una crescita proporzionale superiore all’8%.