In un momento in cui è necessario allontanarsi a grandi passi dalla recente crisi economica, l’aiuto di più lavoratori nelle imprese potrebbe essere indispensabile, se solo ci fosse molto budget. In particolare le donne sarebbero in grado di risollevare la sorte di aziende in crisi con la loro capacità di essere intuitive e creative nello stesso tempo e di riuscire a svolgere più ruoli nello stesso momento.
La redazione
Sicurezza aziendale: Lazio, imprese e cantieri fuori norma
No, nel Lazio la situazione regolarità non è tranquilla e la Città Eterna in particolare dovrebbe rivedere il suo piano sicurezza sul lavoro. Si perchè solo a Roma e provincia i controlli, soprattutto nei cantieri hanno evidenziato una situazione più che negativa. Su 255 luoghi visitati molti non erano a norma e costituivano circa l’83, 5 % di quelli controllari nella regione che raggiungono i 310. Esiste, poi, un 16,5 % che riguarda il resto della zona.
Auto aziendale: licenziato perchè rifiuta la trasferta
La Cassazione, con sentenza 6148/2011, ha chiuso una vicenda sicuramente interessante per interpretare l’utilizzo dell’auto aziendale e la sua presunta necessarietà nello svolgimento del lavoro quotidiano in azienda. Un dipendente di un’organizzazione sindacale è infatti stato licenziato perchè si è rifiutato di andare in trasferta a causa dell’indisponibilità dell’auto aziendale che avrebbe dovuto utilizzare.
Ebbene, il rifiuto di dar seguito alla trasferta poiché l’auto aziendale non era disponibile ha fatto scaturire la massima sanzione lavorativa, con conseguente licenziamento, giustificato dal fatto che – secondo il datore di lavoro – il rifiuto di cui sopra sarebbe equiparabile a un grave atto di insubordinazione, in un’ottica interpretativa che era già stata ampiamente riscontrata dal giudice del lavoro.
Aziende italiane e crisi economica: riduzione organico ma non salari più leggeri
Le aziende italiane hanno un metodo tutto loro per combattere la crisi economica che non si capisce bene se sia finita del tutto o meno, ma in ogni caso meno adesso e più nei mesi e negli anni passati, la tecnica per aggirare il problema e restare in equilibrio sul mercato era particolare. Si riduce, infatti l’organico, si mandano con dispiacere a casa molti talenti pur di non fallire prima del tempo, ma non si riducono i salari. Del resto quelo provocherebbe davvero una rivolta interna e i lavoratori dipendenti finirebbero per lavorare di meno, male e con un senso di ripicca.
Aziende: la Lombardia guarda a Santo Domingo
L’Italia guarda all’estero per i suoi affari. Del resto non è la prima volta e adesso tocca alla Lombardia puntare occhio e capitali verso la Repubblica Dominicana. Ecco perchè da domani e fino al prossimo 24 giugno, saranno sei le imprese di settori diversi a spostarsi in tale tratto di mondo. Nell’area caraibica, quindi, giungeranno imprenditori esperti nei settori contract, arredo-design ed elettrotecnica.
La sicurezza aziendale prima di tutto
No, decisamente gli ultimi anni non sono stati molto favorevoli per le aziende e, soprattutto, per i lavoratori. Se le strutture per non veder finire il loro budget e rimanere in equilibrio in un difficile mercato hanno dovuto licenziare parecchio personale, per i dipendenti mandati a casa non è stato poi facile trovare lavoro. Questo però è uno dei tanti problemi subito visibili dentro una impresa, in una tendenza che si è tragicamente moltiplicata dopo l’arrivo dell’euro e, soprattutto, della recessione economica. Tuttavia, come si dice, ci troviamo di fronte alla punta dell’iceberg di disagi molto più seri e nascosti. Ogni giorno si continuano ad ascoltare tristi fatti di cronaca che raccontano di decessi sul lavoro, le cosiddette “morti bianche” e questo vuol dire che in molte strutture, anche grandi, la sicurezza aziendale non è tenuta in grande considerazione. L’incidente può avvenire, ma si tratta di una rara eccezione, mentre in Italia in particolare ormai si tratta quasi di una regola.
Flotte aziendali, migliora lo scenario 2011
Contrariamente all’andamento generale del mercato automotive, che nei primi cinque mesi dell’anno ha mostrato una flessione più o meno significativa (e altrettanto attendibile), il segmento delle auto aziendali riesce, nel corso dei questa prima parte dell’anno, a muoversi in ampia controtendenza, generando qualche spiraglio di ottimismo circa la possibilità di concludere con saldo positivo l’esercizio in svolgimento.
Mentre infatti i dati relativi al mercato complessivo delle quattro ruote sembrano essere tutt’altro che positivi per quanto concerne le vendite a privati, le immatricolazioni a imprese e società di auto aziendali hanno fatto riscontrare un significativo recupero, e questo sia per quanto concerne le auto a noleggio, sia per quanto riguarda invece le auto oggetto di compravendita intestata a una persona giuridica.
Italia: un azienda su due in perdita e senza dati
La crisi si sta allontanando è ci siamo ancora dentro in pieno? In realtà, non è facile dirlo perchè se sembra che qualcosa in merito si stia muovendo, è pur vero che milioni di imprese che hanno dovuto superare una vera e propria tempesta adesso hanno difficoltà serie a manternersi in equilibrio sul mercato. Nonostante siano riuscite ad uscire dalla recessione mondiale, il loro stato di salute interna, quindi, è comprensibilmente compromesso e per lungo tempo vivranno in una precaria situazione di incertezza. I lavoratori, poi, sono angosciati dalle continue riduzioni del personale e le notizie a volte positive e altre negative che arrivano, non fanno altro che aumentare questo stato di ansia.
Campus aziendale, Apple ne progetta uno a forma di astronave
Un campus aziendale avveniristico, fin dalla struttura e dal design, è quello che Apple sta rilanciando al fine di rinnovare la propria organizzazione formativa. Una struttura a forma circolare, che la società statunitense vuole installare nell’amichevole Cupertino, la città sconosciuta fino a qualche decennio fa, e ora diventata sinonimo della casa di Apple, visto che proprio a Cupertino la Mela è stata fondata, sul finire degli anni Settanta.
La nascita del nuovo campus aziendale sembra d’altronde ben rispecchiare quelle che sono le esigenze di Apple, che oltre a una crescita finanziaria davvero notevole, nel corso degli ultimi anni è cresciuta molto anche a livello di organigramma e di risorse umane, tanto da avere necessità di nuovi e più ampi spazi per poter dar seguito ai propri processi formativi e poter rilocalizzare alcune attività.
Facebook perde utenti: declino aziendale?
Se Facebook non conosce periodi di declino praticamente da sempre, adesso la tendenza potrebbe essersi avviata verso una involuzione per il re dei social network. Si perche soprattutto in Usa e in Canada, ha cominciato a predere utenti nell’ultimo mese, coinvolgendo nella crisi un enorme comparto aziendale. Si calcola che solo a maggio si sia registrata una diminuzione di oltre 6 milioni di unità solo negli Stati Uniti. Se ad inizio mese, quindi, gli utenti erano 155,2 milioni sono poi passati a 1489,4 milioni alle fine di maggio. Problemi aziendali in vista quindi per la società di Palo Altoe, nonostante, stia cercando di correre ai ripari in realtà non si sa quali siano i prossimi risultati.
Asilo aziendale, a Firenze si sceglie la nuova struttura
Sulle pagine del nostro blog abbiamo più volte parlato dell’importanza che l’asilo aziendale riveste all’interno della valutazione dell’intera qualità della propria professione, costituendo uno di quei benefit non monetari che, alla fine del mese, hanno un riflesso molto significativo non solamente in termini di maggiore serenità nella gestione del proprio nucleo familiare, quanto anche nel risparmio economico ottenuto rispetto all’utilizzo dei tradizionali asili privati.
Leggiamo pertanto con piacere che Firenze, una delle principali municipalità d’Italia, ha deciso di rilanciare i propri progetti in merito all’asilo aziendale dei dipendenti comunali, scegliendo di rinnovare le strutture in tal senso, e individuando un edificio da destinare come primo asilo nido d’azienda.
Ufficio: cosa mangiare per non appesantirsi?
Pane e grassi sono se non da evitare almeno da ridurre drasticamente in ufficio, se non si vuole ingrassare e soprattutto avvertire quel terribile senso di sonnolenza che abbassa notevolmente la produttività. Un equilibrio nutrizionale che non è sempre facile da mantenere al lavoro e che a volte richiede l’aiuto di professionisti e non solo di noiose insalate e fettine di pollo senza condimento. Nascea a tal proposito, il progetto Food che è l’acronimo di Fighting Obesity through Offer and Demand.
Campus aziendale: la (positiva) esperienza di Microsoft
Conciliare lavoro e famiglia in un’unica struttura aziendale, un campus che possa essere efficacemente aperto ai nuclei familiari, e possa godere di strutture in grado di migliorare la qualità del lavoro e della vita, con un vero e proprio nuovo modo di lavorare che – rendendo più sereno l’approccio al lavoro quotidiano – dovrebbe altresì costituire una molla di maggior efficientamento produttivo dei dipendenti.
È questa la ricetta ottenuta da Microsoft Italia nella riorganizzazione del proprio lavoro, con la creazione di quanto abbiamo già avuto modo di definire in termini di campus aziendale, una struttura aziendale che sia maggiormente collaborativa e flessibile, con ambienti che vadano a cancellare le vecchie ripartizioni murarie tra gli uffici, e incentivino invece la cooperazione tra le diverse strutture aziendali.
Imprenditrici straniere: in Italia quasi 100mila
Sono quasi 100mila in Italia le imprenditrici straniere che con una idea vincente e grande intuizione, sono riuscite velocemente a farsi strada anche lontano dal proprio Paese. Questo dato dimostra, inoltre, che le esponeneti del sesso femminile, dopo qualche periodo di sconforto, sono riuscite a superare la crisi economica e la mentalità di una società ancora prettamente maschilista con una formula personale e in grado di dare veloci risultati. Mettersi in proprio è stata la mossa giusta e, comunque, sono in continuo aumento agevolazioni e prestiti per tale tipo di attività. A fornire dati e certezze sulla nuova situazione è stato l’Osservatorio sull’imprenditoria femminile di Confcommercio e Censis. Le ragazze in questione sono tutte giovani e in gran parte cinesi, impiegate per il 70 per cento nel terziario.