Crescono guadagni di aziende on line di gioielli

 Certi prodotti, probabilmente, non andrebbero mai acquistati come si suol dire a scatola chiusa, ma la moda e le tendenze hanno delle regole invisibili ma molto forti, che vanno oltre qualunque logica aziendale e di mercato. In questo modo, negli ultimi tempi, si fa strada sempre di più la vendita dei gioielli on line e questo sta portando a guadagni esagerati per le aziende che se ne occupano.

Organizzazione aziendale, ecco quanto costa l’ignoranza informatica

 Vi siete mai chiesti quanto costa l’ignoranza informatica nell’organizzazione aziendale? In altre parole, avete mai provato a quantificare quanto si potrebbe risparmiare se all’interno di una piccola o media impresa tutti i lavoratori avessero delle conoscenze adeguate dei sistemi informatici utilizzati all’interno dell’organizzazione?

Ebbene, noi ce lo siamo chiesti diverse volte, ma siamo arrivati a calcolare con ragionevole precisione solamente grazie all’Aica, l’Associazione Italiana sul calcolo automatico e sull’informatica, che con la Scuola di Direzione Aziendale (SDA) Bocconi ha compiuto una ricerca molto interessante – appunto – sul costo dell’ignoranza informatica.

Imprese agricole: si moltiplicano le fattorie didattiche

 Le fattorie didattiche sono nate in fondo quasi come una piccola moda, ma questa utile tendenza per fortuna ha proseguito per una strada che non ha conosciuto interruzioni ed oggi sta aiutando parecchio le imprese agricole. Le nuove normative vigenti, aiutano e incentivano gli imprenditori agricoli a fornire servizi per la collettività che possono risultare utili a tutti davvero, oltre a portare dei notevoli guadagni.

Aziende settore immobiliare fermo, ma il principe William compra casa

Come per molti settori aziendali, non si può certo dire che il mercato immobiliare viva un momento felice. Troppe le variabili negative che si sono avvicendate negli ultimi anni. In questo modo, se l’ingresso dell’euro prima e la crisi economica dopo hanno spaventato chi deve comprare casa, ora bloccato anche dall’aumento dei tassi di interesse, c’è chi proprio non ha di questi problemi. Peccato che l’acquisto di qualche villa di lusso, non sia in grado di cambiare le carte e le imprese che si occupano delle quattro pareti domestiche continuano ad attendere periodi migliori.

Istat: a maggio cala la fiducia delle imprese

 No, continua decisamente ad essere un momento pessimo per gli imprenditori o, almeno, un periodo poco chiaro in cui si alternano sentimenti positivi e negativi. Da un lato si crede che la crisi economica sia ormai passata e dall’altro ci si ritrova comunque con le spalle al muro, senza  budget e a rischio licenziamento dipendenti.A tal proposito, secondo una recentissima ricerca, sembra che questo mese il clima di fiducia del settore manifatturiero sia sceso a 101,3 da 102,6 del mese di aprile.L’Istituto Nazionale di Statistica, non lascia spazio a previsioni positive  e anzi conferma che i giudizi sugli ordini e le attese di produzione peggiorano mentre il saldo delle scorte di magazzino resta praticamente sempre uguale.

Ceramics of Italy, per tutelare le aziende italiane che producono ceramiche

 Ci sono settori, soprattutto nel campo dell’artigianato che pur riguardando aziende anche piuttosto grandi, non vantano la giusta tutela e, in più, non vengono messi in giusta luce e, quindi, i loro prodotti peculiari rischiano di essere copiati pure all’estero, se non si mettono in atto una serie di protezioni ad hoc. Il famoso “Made in Italy”, di proprietà di Confindustria Ceramica, invece, servirà nei prossimi mesi per tutte le imprese aderenti a fare maggior chiarezza sulle proprie produzioni caratteristiche.In particolare, in questo momento in primo piano ci sono Confindustria Ceramica e Unindustria Viterbo le quali hanno lavorato di concerto al fine di dare vita finalmente a “Ceramics of Italy”, il nuovo marchio a tutela dei prodotti ceramici che è stato presentato da poco a Civita Castellana.

Bilancio aziendale, report sostenibile da parte di Nokia Siemens

 Più volte, sulle pagine del nostro blog, abbiamo ricordato quale sia l’importanza, per le aziende, del bilancio sostenibile, una sorta di bilancio aziendale che – più che sui dati economico finanziari o patrimoniali – concentra le proprie attenzioni sugli sforzi compiuti dall’impresa nei confronti di una crescita sostenibile delle proprie attività.

In questo proposito, è di questi giorni la pubblicazione del Report Sostenibility 2010 da parte di Nokia Siemens, una delle società tecnologiche più importanti del mondo, che da qualche tempo a questa parte conferisce attenzione crescente a tale documento di sviluppo sostenibile.

Toyota Friend: il social network del settore automobilistico

 Nell’epoca dei social network il Giappone che davvero una ne pensa e cento ne fa, non poteva restare indietro in tema di creazioni bizzarre e ha infatti dato vita ad un nuovo incredibile servizio. Si chiama Toyota Friend e all’inizio sarà disponibile solo suauto elettriche e ibride della casa. Il social network dovrebbe funzionar a partire dal 2012. La stessa azienda si è accorta del potenziale di tali strumenti di comunicazione moderna e ha pensato di crearne una rete apposita e personale per i suoi prodotti.

Imprese centro-sud in prima linea riguardo alla responsabilità sociale

 Sono soprattutto le aziende del centro-sud a mostrare più impegno sul fronte della responsabilità sociale e, nello specifico, parliamo di un 73,10% di imprese del Mezzogiorno e del 75% di isole ed estremo Sud dello Stivale. Tutte le strutture in questione, hanno investito molto sulla cultura, ambiente e sviluppo sostenibile, ma anche sulla solidarietà.

Auto aziendali, nuove offerte per aumentarne la diffusione

 Si arricchisce la gamma delle nuove offerte sul fronte delle auto aziendali, le quattro ruote utilizzate in ambito professionale all’interno delle piccole, medie o grandi organizzazioni imprenditoriali e societarie.

Proprio degli ultimi giorni è una proposta che si inserirà in questo segmento automotive, riteniamo, come una valida alternativa alle offerte commerciali già da tempo presenti tra i veicoli aziendali. Una proposta portata da una società spagnola, la Seat, che ha dato seguito a un’espansione delle proprie auto aziendali destinando nuovi veicoli soprattutto alle piccole e medie imprese.

Buoni pasto aziendali: un problema da risolvere

La situazione in merito ai buoni pasto aziendali è ancora piuttoso ferma in un braccio di ferro invisibile, eppure ben presente, tra esercenti, dipendenti e datori di lavoro. Tre gruppi diversi con esigenze differenti e ragioni che vogliono farsi valere. Nella maggior parte delle imprese una serie di ticket vengono elargiti ai lavoratori assunti mensilmente, per far fronte alle spese giornaliere per il pranzo. Inutile dire che quasi tutti il pasto se lo portano da casa e li scelgono per la spesa e, quindi, per integrare uno stipendio sempre troppo limitato. Adesso, da un pò di tempo, però il rischio è che possano sparire e l’unica possibilità sembra quella di trovare valide soluzioni alternative.

L’Italia e l’economia: aziende ancora troppo indietro

 L’Italia è uno tra i Paesi più evoluti al mondo, ma se si confronta la sua realtà economico-aziendale, ci si rende conto che troppe sono ancora le cose da fare. All’estero, per esempio, nelle altre grandi capitali europee le cose si muovono diversamente, anche rispetto a città industrialmente avanti come Roma e, soprattutto, Milano. Un esempio su tutti? Gli asili nido aziendali, che da noi rappresentano un fenomeno circoscritto e neppure tanto in crescita. Quelle rare volte che le grandi aziende provano a realizzarne uno, c’è proprio da festeggiare e si tratta di un evento assolutamente raro. Fuori dai confini nazionali non è così e le mamme non vengono lasciate sole, ma anzi aiutate a lavorare con più serenità con il loro bimbo accanto.

Organizzazione aziendale, andare al lavoro con i figli

 Andare a lavoro con i figli non è più una rarità, anche all’interno delle società italiane, cronicamente più attardate, in questo ambito, rispetto alle loro colleghe o concorrenti di respiro internazionale, americane in testa. Eppure qualcosa sta cambiando anche in tale scenario, aprendo possibilità alla crescita e al miglioramento della qualità della vita e del lavoro nelle organizzazioni aziendali della Penisola.

Al fine di migliorare il rapporto tra la famiglia e la sfera professionale, abbattendo delle barriere che spesso separano la vita privata da quella lavorativa in maniera irreparabile, numerose aziende stanno sperimentando la possibilità di aprire i posti di lavoro ai familiare e, in particolar modo, ai figli, migliorando in tal modo anche la conoscenza dei dipendenti.

Aziende, giovani e lavoro: la crisi non è finita?

 Secondo l’Istat altro che crisi superata, il Belpaese non riesce ad allontanarne l’ombra nera e i giovani sono quelli che pagano le conseguenze più alte. Non facciamo in tempo, insomma a tirare un sospiro di sollievo, a credere che la fase peggiore sia passata che subito dobbiamo spegnere quel sogno e accorgerci della dura realtà. Secondo le stime del rapporto annuale, sembra che l’economia  nel Belpaese cresca ad un ritmo decisamente inferiore rispetto alla media europea, così come le assunzioni, e ciò rende noto anche fuori dai confini nazionali un mercato instabile e poco supportato da incentivi e agevolazioni, come invece sembrerebbe accadere all’estero.