Il mercato del lavoro e la crisi economica

di La redazione Commenta

Il mercato del lavoro è un concetto mai come ora scottante e attuale, perchè riguarda quell’equilibrio che lega i posti vacanti e in cerca di essere occupati e le persone che stanno cercando un impiego. Da quando la crisi economica ha colpito gran parte del mondo, non risparmiando nemmeno l’Italia, in realtà, i giovani che cercano un lavoro sono tantissimi e, purtroppo, anche i più grandi che hanno dovuto subire un licenziamento. Non esiste più sicurezza neppure con un contratto a tempo indeterminato, perchè nelle aziende stesse viene a mancare improvvisamente il giusto mix fra spese e guadagni e, alla fine il personale è sempre in esubero. Coloro che si sono appena laureati, poi, devono accontentarsi di stage o di corsi di formazione, certamente utili ma che non prevedono quasi mai un pagamento.

I lavoratori assunti e che rientrano nell’ambito del mercato del lavoro non sono altro quelle persone fisiche che vengono retribuite per il loro operato all’interno dell’impresa e con quest’ultima hanno firmato, quasi sempre, un contratto che in modo più o meno complesso li lega. Può essere oggetto di esame questo termine, in particolare negli ultimi mesi, sia dal punto di vista economico che sociologico. Nel primo caso, nello specifico, si parla soprattutto dell’analisi che fa scattare il meccanismo di domanda/offerta in una società. E’ come se si trattasse di una merce di scambio o, in questo senso, di un servizio che ottiene una “ricompensa” che sempre meno è adeguata allo sforzo mentale e fisico del dipendente.

Se diamo, invece, una occhiata all’approccio sociologico, questo si focalizza soprattutto sui meccanismi istituzionali che regolano lo scambio di lavoro in contesti storico-geografici specifici. Sarebbe necessario, comunque, un controllo più severo del mercato del lavoro, di quello che avviene al suo interno, della precarietà che coinvolge giovani talenti che vengono sfruttati o semplicemente singoli che hanno bisogno di portare a casa lo stipendio, ma la crisi economica, al momento, non fa che peggiorare la situazione.

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