Mense aziendali poco sicure? Peggiori le cucine di casa

di La redazione Commenta

 Dite la verità: anche se non siete particolarmente schizzinosi, quando vi trovate a mangiare fuori casa, al ristorante o alla mensa aziendale, sentite una sorta di momentanea apprensione legata al problema di non conoscere alla perfezione quali prodotti sono stati utilizzati per la preparazione, se sono genuini, se chi li ha cucinati ha lavorato al meglio in un ambiente idoneo e pulito e così via dicendo. Tuttavia, ricordate che spesso anche fra le quattro pareti domestiche dove si crede di portare il meglio del cibo e si cerca di realizzare pietanze che non facciano male, i rischi non mancano. Se poi la preoccupazione è insostenibile, forse è il caso di portare da casa qualcosa preparata con le vostre manine, ma ricordate: è più raro di quanto si possa pensare prendere delle allergie o infezioni in una mensa aziendale perchè oggi i controlli sono, in linea di massima, molto severi.

Sulle tavole degli uffici, insomma, negli ultimi anni sono finiti cibi di cui si conosce l’esatta provenienza e lo stesso, sempre che voi non vi riusciate a trovare la famosa eccezione che conferma la regola,vale per ristoranti e locali dove è possibile gustare la gastronomia locale. Alla fine sembra che il posto meno sicuro sia proprio la casa dove la sera ci si riunisce finalmente tutti per cenare.

Secondo i più recenti studi in materia, infatti, su un centinaio di intossicazioni o di malattie trasmesse dai cibi, il 99 per cento hanno avuto origine proprio da ciò che si prepara nella propria abitazione. Del resto non si parla di epidemie e di solito ciò che si consuma non è nemmeno troppo carico di pesticidi e veleni tossici. In ogni caso, non mancano febbre e gastroenteriti, alcune delle quali richiedono delle cure specifiche. Ciò deriva quasi sempre da comportamenti scorretti da chi sceglie e poi prepara gli alimenti. Cibi scongelati, tenuti troppo tempo fuori o dentro al frigorifero e lavati in modo non corretto sono la prima causa di tutti i disturbi.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>