Gestione aziendale: il 66% delle imprese sono irregolari

di La redazione Commenta

La gestione aziendale, in Italia, avverrebbe in modo poco trasparente nella maggior parte dei casi, tanto che il lavoro nero e i problemi legati ai dipendenti mal pagati e non in quadrati secondo la legge, sarebbero in continuo proliferare. Un problema gravissimo, che è stato esasperato pure dall’arrivo della crisi economica, che ha portato molte imprese a trovare sotterfugi di ogni tipo pur di non fallire miseramente dopo anni di sacrifici e prima di raggiungere i propri obiettivi aziendali.

A soffrirne le conseguenze peggiori ovviamente i dipendenti che pur di portare a casa lo stipendio, a maggior ragione in un momento in cui non è affatto facile, decidono di sopportare situazioni al limite e di stringere i denti cercando di svolgere al meglio la propria professione. Tuttavia i controlli sono in aumento e, purtroppo, rivelano una realtà diversa da quello che spesso appare: le grandi aziende non sopravvivono tutte nel migliore dei modi e neppure seguendo alla lettera le norme etiche e professionali.

Si calcola, quindi, che il ministero del Lavoro nel 2010 ha scoperto un aumento del 26,83% del numero dei lavoratori in nero, evidenziando una tendenza che purtroppo è troppo difficile da combattere, circa 57.186 unità. Nello specifico, quindi, dei 157.574 lavoratori irregolari individuati, ben più del 36% sono totalmente in nero.Questo, comunque, è un calcolo limitato, perchè se invece consideriamo pure le ispezioni di Inps, Inail e Enpals, sono stati scoperti 133.366 lavoratori non contrattualizzati. Nonostante i controlli siano continui e a tappeto, il dramma dei lavoratori è sempre dietro l’angolo. Solo lo scorso anno, su 148.694 aziende ispezionate nel 2010 82.121 sono risultate irregolari. Con le ispezioni degli enti previdenziali, su 262.014 aziende ispezionate il numero delle irregolari è di 171.810, il 66%. E’ chiaro che forse non bastano norme e sanzioni per bloccare sul nascere il fenomeno, probabilmente è necessario prevedere degli investimenti e delle agevolazioni che possano convincere le aziende ad impiegare al meglio i talenti che ha deciso di impiegare per i propri obiettivi di impresa.

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