Aziende in crisi: ancora in aumento i fallimenti

 

Il momento più nero della crisi economica sembra non essere passato e sono in continuo aumento i fallimenti per le aziende italiane. Sin dai primi mesi di quest’anno moltissimi lavoratori sono stati licenziati e, nel frattempo, il potere d’acquisto delle famiglie si è ridotto del 4,8 per cento. Da gennaio, si calcola che nello Stivale ci sono state ben 4.218 chiusure, anche se fino ad oggi l’anno nero resta il 2012. Speriamo che non venga superato. In soli 4 mesi sono state abbassate le saracinesche del 13 per cento di strutture in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

News aziende e non solo: assicurazione auto e moto in aumento a Roma

La notizia più incredibile potrebbe essere quella di uno sconto immediato ed, invece, siamo ancora qui a parlare di nuovi aumenti riguardo alla polizza auto per i cittadini romani. Non sono solo le aziende insomma ad essere pressate da costi proibitivi, a partire dall’acquisto e dal noleggio delle flotte aziendali.  Una novità che ha interessato già le scorse settimane, per via di un nuovo prelievo fiscale sulle assicurazioni delle quattro ruote, ma anche delle moto e degli altri veicoli legati alla responsabilità civile. Si parla di un più 3,5 per cento con un aumento dell’imposta parti al 28 per cento.

Flotte aziendali: sul sito della Toyota una sezione speciale

In tempi di crisi economica le flotte aziendali si riducono o cambiano le formule di acquisto e noleggio. Capita, però, che le grandi case automobilistiche non si arrendano di fronte all’evidenza e cerchino di incoraggiare per quanto possibile potenziali clienti con prezzi più bassi, proposte interessanti e sezioni apposite sul sito. Un caso su tutti, la Toyota. In realtà, l’area speciale ha un motivo particolare di esistere. Esperti sono, infatti, pronti a rispondere alle varie esigenze del cliente business. 

Aziende: le pagine social, valgono più dei siti

 

I tempi cambiano si sa e la tecnologia non aspetta. Capita così che  qualche azienda ancora continua a curare il proprio sito, scordandosi o ignorando che sono le pagine social le vere protagoniste della nostra vita adesso. Quelle che garantiscono visite, interazioni e pubblicità, persino a costi inferiori rispetto al solito. Chi non è esperto, poi, dovrebbe affidarsi a chi è specializzato nel settore, visto che rischia di non sapere usare i vari Facebook, Twitter a dovere e fare più danni che benefici. Negli Usa. ad esempio, bisogna fare molta attenzione a ciò che si scrive visto che la diffusione di informazioni sensibili ai fini borsistici con un solo “cinguettio”, può costare caro.

Strategie aziendali e marketing: le novità sull’iPhone 5S

Si parla ancora del’ultimo modello dello smartphone Apple che già è il momento di passare alla presentazione dell‘iPhone 5S che per la gioia di chi ha appena comprato il 5, potrebbe essere mostrato per la prima volta al pubblico solo a settembre 2013. Strategie aziendali mirate? Una questione di marketing ben studiato, come ormai ci ha abituato il brand o semplicemente si tratta di un motivo più semplice: ritardi nella produzione e, soprattutto, nella realizzazione del software?

Organizzazione aziendale: genitori lasciano il posto dopo la nascita di un figlio

Una volta era un problema prettamente femminile: nasceva un bambino e la madre, sia perché aveva bisogno di tempo per restare con il neonato e sia perché non trovava più quell’ambiente di lavoro favorevole a gestire il suo nuovo ruolo, si dimetteva. La curiosa novità è che adesso questo processo interessa pure i padri, a tutto danno delle aziende. Questo, in un periodo di crisi economica e di  budget bassi,costringe ad una continua riorganizzazione aziendale soprattutto al Nord Italia, dove il fenomeno sembra essere più presente. Solo lo scorso anno, ad esempio, sono stati 55 i lavoratori in Lombardia a prendere questa decisione, sicuramente non facile. L’incremento generale, è stato quindi del 1000 per cento rispetto al 2011.

Flotta aziendale e auto: in Italia i costi sono alti

 

Mantenere una flotta aziendale in Italia rischia di costare troppo e lo sanno bene i direttori e proprietari di grandi imprese che, anno dopo anno, diminuiscono le auto a disposizione di personale e dirigenti, per evitare spese eccessive. Un tempo era più semplice ostentare anche questo tipo di lusso e non solo quando le vetture per svolgere meglio il proprio lavoro o per rappresentanza diventavano necessarie. Adesso, con la crisi in corso, bisogna cercare di andare al risparmio, per mantenere una ditta. Nel Belpaese poi il prezzo per l’acquisto di auto in serie o lo stesso noleggio è esageratamente alto, più che altro e la conferma arriva anche da una recente indagine condotta dal Centro Sudi Promotor. Una novità relativa comunque che già immaginavamo. Lo studio, infatti, conferma come la pressione fiscale renda insostenibile un certo tenore di vita tra le pareti dell’ufficio e questo sta fortemente limitando la diffusione di veicoli immatricolati come mezzi per il lavoro.

Strategie aziendali, ecco quelle di Pirelli

 L’entrata in funzione del nuovo stabilimento di Settimo torinese e lo sbarco sul mercato russo saranno le due principali direttrici delle strategie di Pirelli per il 2012.

Il nuovo impianto, la cui inaugurazione è prevista proprio all’inizio del prossimo anno è destinato a diventare il fiore all’occhiello della compagnia: frutto di un investimento da 160 milioni di euro, per una capacità produttiva di 2,7 milioni pneumatici nel primo anno di attività e di 3 milioni a pieno regime, sarà il primo del gruppo a veder applicato il sistema ‘Mirs2’.

Il lavoro è all’estero: giovani italiani emigrano

 Una triste realtà e purtroppo al momento l’unico scenario possibile, ma di certo, se si vuole tentare di guadagnare qualcosina in più svolgendo magari la propria professione, la scelta migliore per un giovane è quella di allontanarsi dalla propria terra di origine. Il problema è che non basta cambiare regione, perchè gli sbocchi lavorativi più interessanti sono ancora una volta all’estero. Nulla di nuovo, viene da pensare visto che i nostri nonni hanno conosciuto luoghi lontani come l’America, l’Australia, il Venzuela, la Germania e così via dicendo. Una storia che si ripete con modalità diverse, quindi, anche se oggi la povertà è travestita da grande consumismo.

Mensa scolastica bloccata nel milanese, per mancanza di fondi

 Se i genitori non pagano in tempo la retta per la mensa scolastica dei propri figli, altre aziende ne pagheranno le conseguenze e il risultato sarà il blocco di questo comodo servizio. Accade nel milanese, per la precisione in una scuola elementare di Cesate e il provvedimento ha riguardato soltanto una trentina di bambini che per qualche giorno si sono visti trattare come Cenerentola. I ragazzi sono stati tenuti a pane e formaggio e quindi mortificati per un “errore” che non avevano commesso loro e che in periodo di crisi forse può anche essere giustificabile.

Wind prosegue espansione: clienti superano i 20 milioni

 Sono stati sei mesi ampiamente positivi, quelli della prima metà del 2011 di Wind: secondo i dati recentemente diffusi dalla compagnia, l’utile netto è cresciuto del 59 per cento su base annua a 26 milioni di euro; 2,75 miliardi i ricavi, con una crescita dell’1,6 per cento, trainati dal settore dei servizi (+2,1 per cento).

Soddisfazione per questi risultati è stata espressa dall’AD Ossama Bessada, soprattutto perché raggiunti in un una fase economica difficile; tali risultati confermano la capacità di Wind di ottenere risultati superiori alle medie del mercato, sia per creazione di valore, che per crescita dei risultati.

Aziende in rosso, crisi economica ma aumentano i super ricchi in Italia

Sembra una contraddizione in termini e forse lo è, però a fronte di una crisi economica che non vuole sparire e ci metterà del tempo a far riprendere del tutto la situazione e alle aziende in rosso, nel Belpaese aumentano i Paperoni. Allora, come si suol dire, viene naturale “fare i conti in tasca ai ricconi” e chiedersi come facciano ad aumentare il proprio patrimonio in modo considerevole. A fare una stima di tale bizzarra novità è stato il quotidiano Italia Oggi, che ha confrontato le dichiarazioni dei redditi dei cittadini italiani relative al 2005, al 2008 e al 2010. Queste sono state rese note dal ministro dell’Economia nei giorni scorsi a Cernobbio e mostrano una tendenza che non lascia affatto spazio a dubbi. Le persone con qualche soldo in più in tasca si sono moltiplicate e c’è da chiedersi se tutte lo abbiano fatto onestamente. Questo certamente non è compito nostro scoprirlo ma intanto a ben guardare i dati pubblicati, i contribuenti che dichiarano un reddito superiore a 500.000 euro sono passati da 7.952 del 2006 a 11.500 nel 2010.

Le imprese cinesi in crescita continua

Non importa quanto siano grandi, ma riescono lo stesso ad avanzare nonostante la crisi. Le imprese cinesi sembrano non vivere grossi momenti di disagi e anzi proprio la mancanza di denaro sembra essere la loro forza, questo perchè se il lavoro non c’è e gli stipendi si dimezzano, allora i prodotti del popolo dagli occhi a mandorla che costano di meno volano. Aumenta in tal modo la produzione e un sistema che getta ancora più nello sconforto le aziende italiane, piccole o grandi che siano. I dipendenti orientali crescono a ritmi vertiginosi e non solo diventano dipendenti di ditte italiane che pagandoli di meno così risparmiano ma riescono pure a gestire delle strutture in proprio. Senza guardare troppo in alto, basta osservare le nostre città e accorgersi di come purtroppo gli italiani chiudano le saracinesche e ad aprirle siano gli stranieri.

Sicurezza informatica? L’obiettivo di molte aziende

 

Oggi più che mai per una azienda che vuole crescere e raggiungere i propri obiettivi nel più breve tempo possibile, è necessario curare la sicurezza informatica. I dati personali, i punti forza e le strategie interne insomma non possono assolutamente essere messi in pericolo e spiati con il rischio anche che vengano copiati. Un sondaggio di natura internazionale non ha lasciato spazio a dubbi e conferma che le imprese sono preoccupate da tale fattore e gli imprenditori investono parecchio in protezioni sempre più sicure e sofisticate.