Terremoto in Giappone: produzione Sony e Nissan in lenta ripresa

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 Le notizie, in verità, sono piuttosto frammentarie e discordanti ma, almeno in queste ore, sembra che la Sony e la Nissan possano riprendere a breve la loro produzione. La prima, proprio ieri aveva fatto sapere che avrebbe rispettato uno stop almeno per le prossime settimane, ma da oggi sembra che le sue intenzioni siano cambiate. Le sedi centrali del colosso nipponico si trovavano proprio nella zona di Fukushima, dove oltre al terremoto e al conseguente tsunami, da tempo ormai il rischio nucleare è alto. In un primo tempo ha messo in sicurezza i dipendenti bloccando le strutture, ora potrebbe tornare a produrre piano piano anche per scongiurare un disastro economico che già sta molto incidendo, non solo nelle casse dell’impresa, ma anche nell’intera economia giapponese.

Un altro dei problemi molto seri che ha investito un pò tutte queste aziende che realizzavano oggetti di natura tecnologica su larga scala, è stato legato alla mancanza o alla discontinuità della corrente elettrica, che come ribadisce Sony potrebbe avere danneggiato seriamente qualcuna delle sue sedi più grandi. Il discorso non è tanto diverso per la Nissan. Se la Sony ha annunciato che, intanto comincerà a riavviare le linee produttive della propria fabbrica di batterie nella prefettura di Tochigi, nel nord del Paese, sin da subito, Nissan aprirà di nuovo sei imprese.

La società, è tutt’ora uno dei principali produttori di veicoli in Asia e dopo un primo controllo ai sistemi produttivi, potrebbe riprendere a lavorare quasi a pieno ritmo già dalle prossime ore, a cominciare dalle fasi di assemblaggio dei pezzi. Bisogna però capire se adesso l’erogazione di corrente elettrica potrà essere continua e se il pericolo radioattivo non interferirà in alcun modo sulla salute dei dipendenti che si trovano a svolgere la propria professioni dalle parti di Fukushima. In pgni caso, sono già in funzione le fabbriche della Toyota, principale produttore di auto del Giappone e del mondo, che ha riaperto ben 21 impianti proprio ieri.

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