Emilia Romagna: il settore ortofrutticolo perde 16.000 aziende

 Due lustri, un periodo di tempo che può sembrare lungo ed, invece, è piuttosto breve almeno per trasformazioni di questo genere. Non ci sono dubbi, la tendenza è negativa e l’Emilia Romagna, così come anche altre regioni di Italia dovrà presto correre ai ripari. Tra il 2000 e il 2010, quindi, secondo il censimento agricolo solo in questa regione del Belpaese, sono state ben 16.000 le aziende che hanno chiuso i vattenti lasciando colture a perdersi e manodopera a casa. Mancano infatti il 40% di aziende frutticole e il 37% di aziende orticole. In pratica ogni 365 giorni, in media sono sparite nella zona ben 1600 aziende ortofrutticole, una tendenza più che pericolosa.

Aziende Emilia Romagna: le più puntuali a pagare i fornitori

 E’ un dato curioso e, nello stesso tempo, interessante: l’Emilia Romagna è risultata essere la regione italiana più puntuale in merito ai pagamenti delle aziende ai fornitori. Questo secondo una osservazione condotta nel primo trimestre 201. La media rilevata è di 49,23% di aziende (contro il 41,8% nazionale). Tutti questi esercizi, infatti, sono stati perfetti in merito al saldo dei propri conti alla scadenza pattuita. La ricerca evidenzia, inoltre, un netto miglioramento rispetto al passato con un più 4%. Nello specifico, è possibile confermare che a fine marzo 2010 il tasso di puntualita’ in regione era del 44,9%.

Seta: nasce l’azienda unica dei trasporti in Emilia Romagna

 Nasce finalmente Seta che sta per Società emiliana trasporti autofiloviari, attiva presto, fra qualche mese e, precisamente il prossimo gennaio 2012. Un processo complesso che ora ha trovato la luce grazie all’unione societaria tra Act (Reggio Emilia), Atcm (Modena) e Tempi (Piacenza).Ecco perchè adesso il trasporto locale avrà la sua azienda unica. Il servizio sarà svolto su un territorio di 30 milioni di chilometri su gomma, nell’area che interessa le province di Piacenza, Reggio Emilia e Modena.

Emilia Romagna: sostenere l’export è indispensabile

Uno degli obiettivi aziendali più importanti è quello di tentare nel più breve tempo possibile di internazionalizzare le imprese, per permettere una crescita in un mercato che non sia solo nazionale e farsi conoscere e apprezzare pure fuori dai confini territoriali. Un progetto tutt’altro che semplice, che richiede una strategia di marketing pensata a dovere, nella quale non è possibile alcun margine di errore, pena la perdita di credibilità dell’azienda stessa. In Emilia Romagna, in particolare, il concetto è stato preso alla lettera ed, infatti, recentemente sono stati investiti 12 milioni di euro per la piazza estera, soprattutto nelle aree, in questo senso, più in espansione. Si tratta, quindi, di Turchia, Brasile e India.La Regione ha messo in campo tutte le sue risorse per per sostenere l’export e rilanciare possibilmente pure questo tratto di Italia che ha molte potenzialità, a volte non messe del tutto in luce.