Sostenibilità aziendale, il modello dell’agroalimentare di qualità

di La redazione 1


Nelle fasi economiche di recessione individuare un modello di sostenibilità aziendale non è sempre facile anche perché modelli in precedenza validi possano rapidamente diventare inefficienti. L’agroalimentare di qualità è uno dei settori dell’economia italiana che ben si sta comportando nel confronto europeo e che pare offrire un modello di sostenibilità aziendale di medio e lungo periodo.

L’ISTAT ha recentemente pubblicati alcuni dati relativi al 2013 che fotografano lo stato del settore agroalimentare italiano specializzato in produzioni di alta qualità. Si tratta in particolare delle produzioni individuate dalle sigle DOP (Denominazione di Origine Protetta), IGP (Indicazione Geografica Protetta) e STG (Specialità Tradizionale Garantita) che garantiscono tipicità, legame con il territorio e severi standard qualitativi.

Questo settore come accennavamo può essere considerato un modello di sostenibilità aziendale e mantiene una posizione di leadership a livello europeo. Nel 2013 i prodotti italiani DOP, IGP e STG riconosciuti a livello europeo sono saliti a quota 261 (13 in più rispetto all’anno precedente) facendo del nostro paese il primo a livello europeo. Ortofrutta e cereali (101 prodotti di qualità riconosciuti), formaggi (47 prodotti), oli extravergine di oliva (43 prodotti) e preparazioni di carni (37 prodotti) sono i settori che portano il maggior numero di riconoscimenti.

La sostenibilità aziendale di questo modello produttivo trova conferma in numeri globali in crescita a fronte di una generare difficoltà del ciclo economico. Nel 2013 gli operatori certificati sono saliti a 80.435 (+0,3%) di cui il 91,2% dedito esclusivamente alla produzione. Considerando il periodo 2004 – 2013 il numero di prodotti italiani DOP, IGP e STG riconosciuti dall’UE è salito 146 a 261 (+78,8%) con un aumento del 38,7% per il numero di produttori, del 46,9% per gli allevamenti, del 23,4% per i trasformatori e del 43% della superficie agricola utilizzata.

[Via | ISTAT]

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