Marchi registrati, l’Italia sale al terzo posto in Europa

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Il ricorso al sistema dei marchi registrati rappresenta un importante forma di salvaguardia e valorizzazione del lavoro delle aziende. Attraverso questo istituto infatti il nome di una società, il suo logo aziendale ed i marchi dei suoi prodotti possono godere di ampie tutele in termini di utilizzo e riconoscibilità.

Eurostat ha pubblicato alcuni interessanti dati sulle richiese di nuovi marchi registrati in Europa nel 2015 che vedono l’Italia in una buona posizione assoluta. Un segnale che dimostra indirettamente come le aziende italiani stiano aumentando l’attenzione ai temi della riconoscibilità e della valorizzazione dei propri prodotti.

Secondo l’Istituto di statistica europeo nello scorso anno presso lo EU Intellectual Property Office (EUIPO) sono state presentate complessivamente 89.420 richieste di protezione di marchi provenienti da stati membri dell’Unione Europea. Si tratta di un nuovo record storico che ha visto il numero di richieste quadruplicare rispetto alla fine degli anni novanta e raddoppiare rispetto alla metà degli anni duemila.

La Germania con 20.447 richieste rappresenta il paese dell’Unione Europea da cui proviene la più alta percentuale di richieste (23%). Seguono poi il Regno Unito (12.527 richieste pari al 14%) e l’Italia da cui sono arrivate 9.941 richieste pari all’11% del totale. A completare le prime posizioni della graduatoria Spagna (9.406 richieste pari all’11%) e Francia (7.907 richieste pari al 9%). È invece il Lussemburgo con 2.190 richieste di marchi registrati il paese con il più elevato numero di domande in rapporto alla popolazione.

Sono quasi 41 mila le richieste per nuovi marchi registrati arrivate all’EUIPO da paesi esterni all’Unione Europea. Stati Uniti (16.881 richieste), Cina (4.153), Svizzera (3.997), Giappone (2.593) Corea del Sud (2.038) i paesi più attivi.

[Via | Eurostat]

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