Guida all’apertura di un’agenzia di viaggi

di La redazione Commenta

La normativa che disciplina l’apertura di un’agenzia di viaggi è di competenza regionale. Per conoscerla, occorre dunque informarsi presso gli sportelli dedicati della propria regione, al fine di essere al corrente delle opportunità, delle sovvenzioni, delle scadenze e delle modalità che regolamentano l’apertura dell’attività in materia burocratica.

Partita Iva e autorizzazioni

Per aprire un’agenzia occorre avere o aprire una partita Iva ed iscriversi al Registro delle Imprese della Camera di Commercio della propria provincia . Occorre inoltre richiedere un’autorizzazione regionale e versare una cauzione (il costo può variare).

Va da sè che occorre disporre di un locale in una zona abbastanza frequentata. Si tratta di un’attività in vista, che necessita quantomeno di una vetrina ampia che consenta di esporre le offerte turistiche del momento da rinnovare periodicamente.

Per ogni agenzia ci vuole un direttore rsponsabile. Diventarlo implica il superamento di un esame regionale al termine di un corso. Vi sono molte aziende di settore che permettono di aprire un punto vendita di prodotti turistici in franchising.

L’appoggio di queste società può essere utile nel caso non si abbia l’esperienza necessaria o non si abbiano titoli per esser direttori unici. Oltre alla direzione, la prima formazione ed un aiuto sulle prime vendite possono supportare parte delle spese per arredi del negozio, software e simili. Il costo di adesione è tra i 20 ed i 40mila euro.

Gli aggiornamenti sul panorama turistico, sui nuovi operatori e sulle iniziative a favore degli operatori, devono essere frequenti. Molti di questi si assimilano nel corso delle fiere specializzate. Ne esistono di vari tipi in tutta Europa e sono utili a misurare anche le proprie forze rispetto alla concorrenza, sempre agguerrita.

Promozione

Pubblicizzare le offerte (e la propria agenzia) è possibile mediante strumenti di promozione come sito Web, newsletter, blog e altro. La promozione, ovviamente, passa in maniera sempre più massiccia dai Social Network. Si tratta di un veicolo ulteriore rispetto alla classica vetrina del negozio, più adatta a conquistare i passanti casuali e coloro che non prenotano online.

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