Cultura aziendale, l’agriturismo trainato da Toscana ed Alto Adige

di La redazione Commenta


E’ un settore in crescita quello delle aziende agrituristiche in Italia che anche nel 2013 in un contesto di generale difficoltà è cresciuto per numero di attività. Ma è anche settore in cui la cultura aziendale è sempre strettamente legata al territorio con una forte differenziazione nell’offerta di servizi.

A tracciare il quadro delle aziende agrituristiche italiane è un recente report dell’ISTAT riferito al 2013. Nello scorso anno il totale delle aziende italiane attive nell’agriturismo è salito a quota 20.897 con un incremento 423 unità (+2,1%) rispetto all’anno precedente. A questo risultato si arriva grazie a 1.697 nuove autorizzazioni all’attività agrituristica a fronte di 1.274 cessazioni.

La cultura aziendale che alimenta questo settore mostra un forte legame con il territorio di appartenenza. Non a caso sono la Toscana (4.108 aziende agrituristiche) e l’Alto Adige (3.098 aziende) a guidare la classifica nazionale, due territori che storicamente hanno creduto in questo tipo di attività. Complessivamente il Centro Italia è l’area geografica che offre il maggior numero di aziende agrituristiche (7.152); seguono Nord Est (6.675), Nord Ovest (3.361), Sud (2.257) ed Isole (1.452).

Ma un altro dato mostra come l’agriturismo sia un elemento ormai consolidato nella cultura aziendale italiana: dal 2003 al 2013 il numero delle aziende agrituristiche è passato da 13.019 a 20.897 unità crescendo del 60,5% in dieci anni. Una espansione sostenuta che si è trasferita anche nella capacità ricettiva con 94.738 posti letto in più 157.615 posti a sedere in più.

Diversificata è anche l’offerta di servizi che vede 7.628 aziende offrire contemporaneamente alloggio e ristorazione. Esemplificativo della cultura aziendale nell’agriturismo è anche il fatto che più di una azienda su tre nel settore è a conduzione femminile con una punta del 40,8% in Toscana.

[Via | ISTAT]

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