Aziende e trasporti: a Palermo l’Amat manda in tilt la città

di La redazione Commenta

 Non è che a Palermo gli autobus passassero proprio in continuazione, ma fino ad oggi lavorare per l’Amat, l’azienda dei trasporti che riguarda gli autobus locali era una gran sicurezza, a livello di serietà e di stipendio. A gara gli abitanti dell’isola cercavano di assicurarsi un posto di lavoro nell’impresa che oggi, evidentemente, è stata duramente colpita dalla crisi, tanto da non riuscire più a far fronte al pagamento dei dipendenti. La protesta è esplosa con tutta la sua forza in città e i mezzi sono fermi nelle rimesse. Chi ha disagi maggiori sono i cittadini, costretti ad attendere inutilmente per ore sotto le assolate pensiline.

Da qualche giorno gli autobus non sono costanti e adesso nelle scorse ore non hanno proprio più circolato perchè gli autisti che non hanno preso lo stipendio di luglio e sono rimasti con le braccia incrociate dentro agli autoparchi. Un blocco ovviamente non autorizzato che ha messo in ginocchio l’intera città. Una protesta senza precedenti che si sta ripetendo.

Nessun autobus in strada mentre i dipendenti Amat si sono mossi dalla sede alla prefettura. Intanto continuano le schermagli tra Comune e azienda e di soldi non se ne vedono. Se ieri in tutta Palermo hanno lavorato solo circa 40 mezzi, oggi va anche peggio e il motivo è legato ai 1.900 dipendenti Amat che non hanno ancora preso lo stipendio di luglio. La società è in crisi e non ha budget e il Comune che aveva promesso di versarle i tre milioni di euro prelevandoli dai fondi Cipe non lo ha fatto ancora e comunque non bastano. Ciò però potrebbe tamponare la situazione ma quando arriveranno? La mediazione si sta cercando velocemente, ma i dipendenti sanno che in vista del prossimo Ferragosto sarà difficile avere il denaro subito e i cittadini dal canto loro stanno vivendo momenti difficili e senza mezzi pubblici il traffico aumenta.

 

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