Aziende: in Emilia Romagna quelle agricole gestite soprattutto da donne

di La redazione Commenta

 Il lavoro e le donne: una accoppiata vincente ma non sempre facile. Se è vero che viviamo in una società ancora in buona parte maschilista, come mentalità, che pone in maggioranza uomini al potere, è altrettanto sicuro che “l’altra metà del cielo” riesce a gestire benissimo il settore imprenditoriale. Abituata a far convivere famiglia e impegni fuori dalle pareti domestiche, una donna sa organizzarsi benissimo, puntando verso obiettivi a volte difficili da raggiungere e volando ad un successo quasi insperato. Una regola che sembrano aver capito bene almeno in Emilia Romagna, dove ben 26 aziende agricole sono gestite da donne.

Un risultato eccellente che, fa ancora più piacere, in occasione dell’8 marzo, Festa della Donna, una ricorrenza che nonostante la natura ormai troppo consumistica in realtà dovrebbe raccontare della lunga strada percorsa dal “sesso debole” per imporsi in tutti i campi.Il territorio emiliano-romagnolo è ricco di spazi verdi e le donne sanno bene controllarlo, come hanno anche sottolineato le imprenditrici di Cia, Confagricoltura e Copagri, interrogate sui numeri registrati in questo senso.

A tal proposito, a gran voce, hanno confermato tramite una nota congiunta: “Nella difficile situazione economica, rappresentiamo quella parte del settore in grado di competere”. Un piccolo passo che, però, ha un grandissimo significato e anzi apre la strada alla possibilità, anche altrove, nelle regioni di Italia più sviluppate a livello di imprese, che si ripeta una esperienza del genere. In più, sempre secondo quanto riportato nel comunicato, le donne che fanno impresa in agricoltura, crescono di numero e spesso fanno prosperare il settore. La tendenza è quindi positiva e lascia ben sperare, di questo passo, pure per i prossimi anni. “Lo rivitalizzano e reggono contesti imprenditoriali che altrimenti sarebbero destinati a soccombere“. Al momento in cui diventano titolari di una azienda e si mettono a capo di una struttura, quindi, “hanno costruito dal nulla, in molti casi, un modo nuovo di fare agricoltura”.

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