Successi aziendali, Groupon raggiunge il top

 Groupon non è mai stata così forte. La società, leader mondiale nel settore del couponing, è all’apice del proprio successo. E a confermarlo è lo stesso amministratore delegato della compagine, Andrew Mason, secondo cui l’azienda sarebbe al picco attuale della propria crescita, e starebbe ampliando il margine di competitività e di quota di mercato che attualmente la separa dai propri rivali, in patria e nel resto del mondo.

Mason ha voluto così smentire in maniera definitiva le voci che davano Groupon in una fase di incertezza evolutiva. “Quando ho letto alcuni dei comunicati apparsi nel corso del fine settimana” – ha dichiarato il manager – “ho capito che alcune persone potrebbero interpretare erroneamente che abbiamo qualche difficoltà. Spero invece che sia chiaro che non siamo mai stati più forti di adesso” – ha poi concluso in una nota diramata ai propri dipendenti.

Aziende e manifatturiero: i conti non sono in rosso

Se la crisi economica spazza via come un’onda anomala qualunque forma di benessere e il budget a disposizione, non è così per fortuna per tutti i settori e pur non navigando nell’oro migliora la situazione, ad esempio, del manifatturiero. Del resto si è sempre saputo mantenere piuttosto in equilibrio in un mercato perennemente in negativo ormai, ma adesso sembra che il pericolo conti in rosso sia del tutto scongiurato, almeno per un pò.

Steve Jobs, l’addio da Apple è occasione per i concorrenti

 Come ampiamente noto, a causa dei problemi di salute che tormentano Steve Jobs da diversi anni, lo storico e carismatico manager e co fondatore di Apple ha dovuto abbandonare il proprio ruolo di amministratore delegato della compagnia, lasciando nello sconforto i tantissimi fan che auspicavano invece una sua permanenza alla guida della società della “mela morsicata”, in un futuro fatto di nuovi prodotti e nuovi successi.

A cadere nello sconforto, di altra natura, sono stati anche gli azionisti della compagine societaria, che nelle ore successive all’annuncio dell’addio di Steve Jobs dal ruolo di chief executive officer hanno visto i propri titoli crollare di oltre sette punti percentuali. La ragione è abbastanza semplice da ricercarsi: Apple è una compagnia molto ben fidelizzata alla figura del suo manager di riferimento, il cui abbandono – pur nell’aria – costituisce un momento di distacco rispetto alla fiducia consolidata nel tempo.

Aziende in Italia: aumentano quelle cinesi

Nel Veneto ma più in generale in tutta Italia da qualche anno la tendenza è sempre quella: diminuiscono le aziende italiane che chiudono per fallimento e aumentano quelle cinesi. In particolare, da una manciata di mesi a monitorare la situazione ci pensa soprattutto la Cgia di Mestre, l’associazione dei piccoli artigiani della regione e i dati sono più che sconfortanti. Con le analisi effettuate ultimamente viene resa nota una realtà che in fondo è sotto gli occhi di tutti ma in pochi immaginano quanto il fenomeno si stia veramente sviluppando a macchia d’olio. Tuttavia buona parte dei lavoratori dagli occhi a mandorla lavorano in nero o comunque la loro situazione impiegatizia non viene pubblicizzata, per cui è molto difficile fare delle stime precise. Secondo la Cgia, comunque, le imprese italiane rispetto al 2009 sono diminuite dello 0,4% quelle cinesi sono aumentate dell’8,5%.

Conti aziendali, Acer va incontro alla prima perdita in 10 anni

 Acer, una delle società leader mondiali nella produzione di prodotti per l’elettronica e – soprattutto – di personal computer, ha dichiarato di aver chiuso il primo trimestre in perdita nel corso degli ultimi dieci anni. I vertici societari hanno altresì affermato che, con queste basi di partenza e di consolidamento, sarà pressoché impossibile andare a conseguire un utile netto alla fine dell’esercizio, complice anche il grosso calo nelle vendite di pc.

Il secondo trimestre della compagnia si è infatti chiuso con una perdita pari a 234 milioni di dollari, contro un utile di circa 200 milioni di dollari conseguito nello stesso periodo dello scorso anno. La perdita trimestrale era comunque attesa ampiamente dagli analisti di tutto il mondo, che pur avevano stimato una contrazione non così evidente, e limitata a una cifra di gran lunga inferiore ai 100 milioni di dollari.

Aziende: cresce l’interesse per l’imballaggio compatibile

E’ il prodotto che serve al consumatore, ma di certo è l’imballaggio che colpisce subito la sua attenzione. E’ fondamentale, quindi, che sia curato al massimo e che si mostri eccellente nei colori e nelle caratteristiche. Negli ultimi anni, quindi, si presta sempre più attenzione al packaging perchè è il primo contatto del cliente con l’oggetto che vuole acquistare e, meglio ancora, se non lo ha notato in questo modo desidererà comprarlo subito.

Imprese in Italia: cala la manodopera straniera

 Il lavoro in Italia continua a mancare: è pagato meno del dovuto e costringe giovani e non, ad accontentarsi di ciò che il mercato offre. Allora il dito è puntato tutto contro gli stranieri che giunti nel Belpaese con grandi difficoltà, pur di guadagnare del denaro onestamente accettano paghe estremamente base bloccando chi già nello Stivale fa fatica ad arrivare a fine mese. Eppure qualcosa ultimamente sembra essere cambiata e potrebbero non essere più così tanti coloro che vengono preferiti dai datori di lavoro che possono ottenere lavoratori e risparmiare. Non sempre il titolo di studio e la competenza sono uguali, però nella maggior parte dei casi, si può anche chiudere un occhio in onore del tanto sospirato guadagno.

Acquisizioni aziendali, il perché del successo dell’operazione Google – Motorola

 Come noto, Google ha acquistato Motorola Mobilty, la divisione del gruppo che si occupa del segmento della telefonia mobile. Un chiaro intento di migliorare la propria forza competitiva nei confronti dei principali concorrenti (e in particolar modo di Apple), giocando all’interno del mercato degli smartphone e dei tablet con delle armi che potrebbero – finalmente – essere davvero pari.

Ma in realtà l’accordo tra Google e Motorola acquisisce un sapore ben più complesso, poiché dietro alla conclusione dell’operazione di acquisizione aziendale si celerebbe l’assorbimento di un numero davvero impressionante di brevetti (circa 17 mila unità) all’interno dei quali i vertici della grande G avrebbero già individuato alcune perle preziose in grado di arricchire la propria capacità competitiva nel segmento sopra introdotto.

Aziende: autunno nero per l’occupazione

Lo hanno già annunciato telegiornali e riviste a tema: questo sarà un autunno nero per l’occupazione e, anche se sembra incredibile perchè moltissimi sono già senza lavoro, tanti altri lo resteranno. C’è poco da stare tranquilli insomma, ma non bisogna arrendersi anche perchè sembra che il problema continuo dell’impiego che non c’è stia, anche se a passi piccolissimi, rientrando. Il saldo totale per le aziende con almeno un dipendente, tuttavia, mostrerà ancora un segno negativo e parliamo di circa 1,5 milioni di imprese. A piangerne le conseguenze maggiori sono purtroppo le piccole strutture, mentre restano aperte e combattono bene la crisi economica quelle più grandi, ma non sempre.

Strategie aziendali, Volkswagen sfida Toyota con la sua Up!

 Sarà presentata il mese prossimo la Up!, la nuova city car di Volkswagen che la società sembra aver predisposto principalmente per rispondere al meglio alla crescente domanda europea per veicoli di piccole dimensioni, ed efficienti sul fronte dei consumi, sperando che il principale produttore di auto del vecchio Continente possa consolidare la propria posizione dagli attacchi dei più importanti competitors continentali ed extracontinentali.

In presentazione il 12 settembre all’Auto Show di Francoforte, la Up! dovrebbe divenire disponibile presso le concessionarie con decorrenza dicembre, cercando in tal modo di competere prontamente con la compatta Aygo, di Toyota, e con la C1 mini di Peugeot Citroen, principali benchmark di riferimento per quanto concerne il segmento nel quale Volkswagen vuol dire la sua proprio con la neoarrivata Up!.

Imprese in rosa: il boom è online

Famiglia, figli, capi uomini che promuovono prima persone dello stesso sesso e riservano alle donne poltrone meno prestigiose: i problemi sembrano essere sempre gli stessi in fondo e allora, le esponenti del sesso femminile non ci stanno e non solo annunciano lotta dura ma fanno di tutto per vincere definitivamente la battaglia. Il segreto sta nell’aprire aziende online o comunque lavorare attraverso internet una soluzione che va bene riguardo a moltissime professioni, non necessariamente super moderne.

Innovazioni aziendali, IBM studia pc superveloci

 IBM potrebbe presto rivelare la realizzazione di una delle più importanti innovazioni aziendali degli ultimi tempi. La società sta infatti supportando lo sviluppo di una migliorata tecnologia da parte di un gruppo di fisici dell’Università di Manchester, che sostengono di essere in grado di manipolare un nuovo materiale, ultrasottile e ultraresistente, che potrà condurre l’elettricità in modo estremamente più efficiente rispetto a quanto avviene oggi.

Sugli studi compiuti dall’Università di Manchester hanno messo gli occhi anche i militari statunitensi, che auspicano di poter sfruttare tale tecnologia per realizzare nuovi radar ancor più precisi. Ma è IBM ad essersi mossa in adeguato anticipo, ribadendo che – se portata a termine con i risultati sperati – tale tecnologia potrà rendere i propri personal computer di gran lunga i più veloci del mondo.

Venezia in idrovolante: tour scontato anche per le aziende

 Lo sconto sbaraglia qualunque forma di crisi e interessa non solo i privati ma pure le aziende. E’ possibile, quindi, comprare due biglietti al prezzo di uno per il tour di “Venezia in idrovolante”. A confermarlo è la Seawings Seaplane Tours che da pochissimo ha presentato le sue nuove promozioni per questa estate che comincia ad avviarsi verso la fine.  Per agosto la tariffa sarà valida così come a settembre 2011 e di certo attirerà tantissimi nuovi clienti che vogliono vedere il meglio di questa magica città, considerata tra le più belle al mondo.

Aziende e alberghi: chi paga il canone Rai?

 

Il  Codacons conferma che “ il 96 per cento di alberghi, ristoranti e negozi non paga il canone Rai e il fenomeno è molto elevato soprattutto in Toscana”. Lo stesso ha, quindi, inviato un esposto alle procure della Toscana  e alla corte dei Conti. I dati sono della stessa  Rai e riguardano solo le aziende e gli esercizi pubblici. In Toscana, in particolare si parlerebbe di circa 2.949 alberghi, 8.293 bar e 19.863 ristoranti, oltre a 49.489 esercizi di piccolo dettaglio.