Strategia aziendale, il modello del discount cresce nonostante la crisi

di La redazione Commenta


L’ISTAT ha recentemente diffuso i dati sul commercio al dettaglio in Italia relativi al mese di ottobre ed ai primi dieci mesi del 2014. Si tratta di cifre interessanti nell’ottica di una corretta strategia aziendale che definiscono alcune tendenze generali dell’anno e mostrano il diverso comportamento dei vari modelli commerciali.

Partendo da contesto generale ad ottobre l’indice destagionalizzato delle vendite al dettaglio è rimasto invariato rispetto al mese precedente. Nella media del trimestre agosto – ottobre invece l’indice è in calo dello 0,3% rispetto al trimestre precedente (maggio – luglio). L’indice grezzo del valore totale delle vendite è in calo ad ottobre dello 0,8% rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Bilancio negativo anche per quanto riguarda i primi 10 mesi dell’anno che registrano un calo dell’indice grezzo dell’1,3% rispetto al periodo gennaio – ottobre del 2013.

Nell’ottica di sviluppo della strategia aziendale sono particolarmente interessanti i dati suddivisi per settore. Nei primi dieci mesi dell’anno l’indice delle vendite registra un calo maggiore nei piccoli esercizi (-1,9%) rispetto alla grande distribuzione (-0,6%). Più trasversale è invece il calo per settore merceologico con alimentare e non-alimentare rispettivamente in flessione di 1,1 ed 1,2 punti percentuali.

I dati di dettaglio per la grande distribuzione forniscono ulteriori chiavi interpretative alla strategia aziendale. Se infatti il dato complessivo delle vendite è come detto negativo, il modello del discount alimentare si muove in forte contro tendenza con una crescita del 2,4% nei primi 10 mesi dell’anno. Andamento positivo anche per gli esercizi specializzati in specifiche classi merceologiche che registrano una crescita dell’1,7% nei dieci mesi.

Sempre in chiave di strategia aziendale si osserva che le imprese con almeno 50 addetti registrano una crescita dello 0,1% nei primi dieci mesi del 2014. Segno negativo invece per le aziende con un numero di addetti tra 6 e 49 (-1,5%) e per le aziende con un numero di addetti fino a 5 (-2,9%).

[Via | ISTAT]

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