Aziende automobilistiche: mercato in crisi dopo terremoto Giappone

di La redazione Commenta

 Meno trenta per cento di vendite: il mercato delle auto è in crisi e il motivo principale è legato a quel terribile terremoto in Giappone che l’11 marzo ha sconvolto non soltanto l’area di Tokyo, ma un pò tutto il mondo. Se i morti e la distruzione sono ancora incalcolabili, con la paura costante delle radiazioni, non si può non gettare un occhio pure ai danni materiali che in una angosciante reazione a catena stanno intaccando vari settori, a partire da quelli dela tecnologia e delle auto. Un  numero parecchio inferiore di immatricolazioni e una flessione per la produzione, quindi, con dati che adesso sono a due cifre, ma potrebbero causare una vera catastrofe economica, se non si riuscirà ad intervenire subito. Gli stabilimenti restano chiusi, le vernici metallizzate non vengono prodotte, gli operai vengono allontanati dall’area di lavoro per preservare la loro salute dopo l’avaria delle centrali nucleari: insomma al momento la via di uscita dalla situazione sembra lontana.

Nel Paese dagli occhi a mandorla quello delle vetture è un mercato chiave ma la stampa estera che cita il quotidiano Nikkei, parla chiaro riportanto le cifre elaborate dalla Japan Automobile Dealers Association che stanno per essere diffusi. Insomma, secondo queste dichiarazioni, sembra che marzo dovrebbe chiudersi con un calo delle immatricolazioni di auto in Giappone del 30%, mentre pare che la produzione di automobili,  a febbraio 2011 sia stata pari a 795.632 unità, in calo del 5,5% rispetto allo stesso mese di un anno prima. In fondo risultati prevedibili, ma una tendenza pericolosa e non solo per il Giappone.

Senza contare che prima della calamità naturale, anche la crisi economica aveva creato una serie di sbalzi alle vendite, tanto che si tratta del quinto mese con un trend in discesa ed è possibile che nei prossimi giorni non si registreranno dei buoni risultati, mentre invece bisogna tentare un recupero immediato.

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