Le aziende del futuro? Punteranno sull’Africa

di La redazione Commenta

 Sono da sempre stati considerati Paesi poveri, in qualche caso in via di sviluppo e sicuramente meno industrialmente competitivi di noi, eppure oggi complice anche la serie di rivolte che sono scoppiate quest’inverno, molte aree dell’Africa stanno diventando il luogo ideale dove investire. I settori scelti dagli imprenditori e tenuti d’occhio costantemente sono tanti dalle telecomunicazioni, alle infrastrutture, all’energia, al petrolio. L’economia in questo senso è in forte crescita, una necessità oltre che un fattore positivo che porta a soddisfare i bisogni di oltre un miliardo di persone.

Se l’Africa, in generale, offre interessanti opportunità di investimento per gli occidentali è anche vero che le maggiori possibilità attualmente provengono da uno sviluppo urbanistico e stradale e dallo sfruttamento delle risorse minerarie, oltre che dall’inossidabile settore delle telecomunicazioni mobili. In questi mesi gli uffici legali d’affari, soprattutto esteri, sono molto impegnati a prevedere forme di investimento, soprattutto il mercato anglosassone, rafforzando i legami con gli uffici locali competenti.

Ovviamente una operazione di questo genere non è assolutamente priva di rischi. Questo perchè è possibile trovarsi di fronte, come dovunque del resto, persone poco affidabili e non seriamente intenzionate a portare avanti investimenti che garantiscano produttività e crescita futura per tutti i protagonisti dei progetti. Come ha confermato Eugenio Bettella, managing partner della sede di Padova dello studio tedesco Roedl del resto: “Le scarse informazioni fino a oggi disponibili sull’Africa, hanno nascosto ai più le opportunità che questo immenso mercato offre”. Per non rischiare di vedere vanificati tutti i loro sforzi, bisogna fare molta attenzione e lavorare fianco a fianco con esperti che possano intercettare in tempo utile un investitore in malafede. Di contro, quando avvengono di queste incresciose situazioni, si mettono al lavoro i legali e, di conseguenza, fiorisce in modo collaterale nel Paese pure un altro settore.

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