Facebook: la crisi è lontana

di La redazione Commenta

 Facebook raddoppia gli utili, Google procede ad acquisizioni e Yahoo! eroga una buonuscita all’ad Carol Bartz, recentemente licenziata, che sembrerebbe ammontare a circa 10 milioni di dollari: Internet pare dunque non conoscere crisi.

I riflettori sono da tempo puntati sull’azienda di Zuckerberg, della quale ci si attende a breve la discesa nell’agone borsistico, che alcuni danno per certa nel 2012; nei primi sei mesi del 2011, il colosso alle spalle del social network più usato nel mondo ha raddoppiato i ricavi: 1,6 miliardi di dollari rispetto agli 800 milioni dello stesso periodo 2010.

La compagnia non ha ancora dato delle date precise per l’avvio dell’ipo, ma ha reso noto dal prossimo aprile comincerà a comunicare le proprie informazioni finanziarie: attualmente il valore stimato dell’azienda è di 100 miliardi di dollari.

Il nuovo ‘traino’ della compagnia è sicuramente la pubblicità: i profili delle grandi aziende per l’interazione con la propria clientela neo corso dell’ultimo anno sono raddoppiate; le stime di eMarketer affermano che i ricavi complessivi di FB sono passati da 40 milioni di dollari nel 2006 a 2 miliardi di dollari nel 2010. Per quanto concerne invece la prima riga del conto economico del sociale network, ciò che è noto è che i ricavi pubblicitari saliranno a 6 miliardi nel 2012; un ruolo crescente sta venendo ricoperto da giochi online e vendita di prodotti virtuali.

Gli azionisti di FB sarebbero attualmente circa 500: un numero tale, secondo le norme americane, da costringere la compagnia a quotarsi in borsa, seguendo lo stesso destino di Google, obbligata all’ipo nel 2004 quando superò proprio la soglia dei 500 azionisiti.

Proprio in vista di tale svolta, l’azienda sta rivedendo la composizione del proprio CDA: è dei giorni scorsi la nomina di Erskine Bowles, presidente emerito della University of North Carolina ed ex capo dello staff della Casa Bianca della presidenza Clinton, nel consiglio; precedentemente, era stato nominato l’amministratore delegato di Netflix, Reed Hastings.

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