Certificazione di qualità (Iso), garanzia e sicurezza aziendale

di La redazione Commenta

Rendere competitiva al massimo sul mercato una azienda e garantire ottimi risultati attraverso servizi trasparenti e di qualità per i clienti. E’ l’obiettivo di ogni grande impresa, che non può prescindere da una certificazione di qualità (Iso) che verifichi prodotti e processi soprattutto in materia agroalimentare ma non solo. Il contributo che fornisce tale passaggio permette di acquisire la fiducia dei consumatori e la certezza di quello che si propone all’esterno.

A rilasciare la certificazione di qualità è un organismo terzo che si pone come ente imparziale e garantisce che quel servizio offerto è totalmente conforme alle norme in vigore o ai documenti e alle regole da rispettare per il dato segmento di mercato. In più il prodotto diventa immediatamente riconoscibile, in quanto viene esposto un marchio di qualità che lo identifica in modo specifico e personalizzato.

In questo senso, quindi, è compito fondamentale delle Camere di commercio promuovere la certificazione della qualità (Iso) da parte delle imprese.Il marchio apposto per registrare un prodotto di qualità, può essere obbligatorio o volontario. Quest’ultimo è il caso delle norme ISO perchè in tal modo si conferma che l’intera filiera produttiva di quella data azienda, ha seguito tutte le norme di riferimento. Ecco le principali Iso di cui tenere conto:

  • ISO 9001, riferimento a livello mondiale per la certificazione del sistema di gestione per la qualità delle organizzazioni di tutti i settori produttivi e di tutte le dimensioni. Sono fondamentali, nello specifico, le indicazioni su come la ditta si deve muovere. In generale, le Iso 9000 forniscono dettagli all’azienda su come deve agire in nome della qualità che è poi il desiderio del fruitore finale.
  • La ISO 14001 è una norma internazionale ad adesione volontaria, alla quale può aderire qualsiasi tipologia di Organizzazione pubblica o privata, che specifica i requisiti di un Sistema di Gestione Ambientale.  In tal modo si può agire in modo da prevenire l’inquinamento e sfruttare meglio le potenzialità dell’ambiente.
  • La norma ISO 22000, invece,nasce come sistema di gestione per la sicurezza alimentare. La Iso 22005 seguem, infine la tiabilità di filiera e in sito e l’elenco potrebbe ancora continuare.



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