Carriera in azienda per i dipendenti con il nome breve

di La redazione Commenta

 Le statistiche moderne parlano chiaro e danno sempre i medesimi risultati: sembra che coloro che hanno un nome breve, siano più propensi a fare carriera in azienda. Dell’indagine, già affrontata in passato, se ne è occupato ultimamente LinkedIn, il più popolato social network delle professioni, con 100 milioni di iscritti. Gli amministratori si sono occupati di stabilire i nomi più diffusi tra i Ceo, cioè le persone di spicco delle imprese a livello mondiale. Ebbene, sin da subito non ci sono stati dubbi.

Ecco, quindi, che sono spuntati una serie di monosillabi tra i quali il podio tocca a Peter, Jack, Bruce, Bob, Fred tra i maschi, e Sally, Debra, Cynthia tra le donne. In Italia, invece, viene anche da sorridere un nome su tutti vince in questo senso ed è proprio adatto all’occasione: Guido. Quello che, però, è molto difficile da stabilire è se si tratti di una casualità o di una sorta di predestinazione, ma intanto l’analisi fornisce un quadro preciso della tendenza. Tra l’altro, non si tratta di nomi che stanno spopolando soltanto negli ultimi anni, ma in verità risalendo a ritroso tra i nomi dei dirigenti il risultato non cambia affatto, anche se è chiaro le eccezioni esistono. Insomma non sentitevi senza speranza se vi chiamate, ad esempio, Massimiliano o Gianfranco, tanto per citarne due lunghi. Solo che nel primo caso, sarete più facilitati a raggiungere posti di rilievo, anche se non si conosce bene il motivo.

Se proprio ancora non sapete cosa fare in futuro e la vostra età lo permette, poteteprendere qualche appunto per non rischiare di sbagliare qualcosa nella vostra scalata verso il successo. Per voi e per i vostri figli, meglio scegliere nomi brevi (massimo 4 lettere) nel diventare CEO o agenti di vendita, i nomi di 6 lettere stanno a pennello agli ingegneri mentre se avete nomi di 7 lettere o più buttatevi nella ristorazione.

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