Aziende in crisi: ancora in aumento i fallimenti

di La redazione Commenta

 

Il momento più nero della crisi economica sembra non essere passato e sono in continuo aumento i fallimenti per le aziende italiane. Sin dai primi mesi di quest’anno moltissimi lavoratori sono stati licenziati e, nel frattempo, il potere d’acquisto delle famiglie si è ridotto del 4,8 per cento. Da gennaio, si calcola che nello Stivale ci sono state ben 4.218 chiusure, anche se fino ad oggi l’anno nero resta il 2012. Speriamo che non venga superato. In soli 4 mesi sono state abbassate le saracinesche del 13 per cento di strutture in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Nello stesso tempo, per tentare di far muovere l’economia, la caccia agli evasori è iniziata. Un progetto in grande che non ha coinvolto solo gli italiani ma anche la Francia, la Germania, la Spagna e la Gran Bretagna. Fra questi Paesi esiste uno scambio continuo di informazioni per bloccare sul nascere le frodi al fisco. Non mancano le idee e la creatività, soprattutto dei giovani, ma nessuno ora è disposto ad investire e lo Stivale resta bloccato in una fase che si spera da tempo possa passare. Non si sente altro che taglio dei fondi, riduzione del budget, cassa integrazione e nei casi peggiori anche licenziamenti. Novità arrivano però soprattutto da musei e operatori del settori che, stanchi di rimanere impassibili a guardare la situazione, hanno deciso di reagire con soluzioni alternative per stimolare l’arrivo di turisti e cittadini. Si moltiplicano per esempio gli eventi a tema, cambiano gli orari di apertura e con l’arrivo della bella stagione le cose, in questo senso, dovrebbero essere anche facilitate. Non è facile però ritornare ai livelli di un tempo: in molti vanno al risparmio, cercando soluzioni a zero spese e temendo di perdere il lavoro risparmiando il più possibile in attesa che uno spiraglio di luce, prima possibile, possa arrivare.

 

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